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The career of the movie icon, Sophia Loren

La carriera di Sophia Loren

(English follows)

Sophia Loren è una donna italiana amata e rispettata in tutto il mondo, un’icona del cinema internazionale, armata non solo di bellezza e fascino, ma soprattutto di rigore, tenacia e disciplina.

Dietro tanto successo si nasconde un’infanzia di estrema povertà e anni di duro lavoro. La sua vita è un affresco della società della seconda metà del secolo scorso.

Sophia Loren è il nome d’arte di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nata a Roma il 20 settembre 1934 in un reparto d’ospedale per donne non sposate. Sua madre Romilda Villani è una bellissima donna che sogna di diventare una stella del cinema e vince il concorso come sosia di Greta Garbo, ma non riesce a realizzare il suo sogno di andare a Hollywood. Suo padre Riccardo Scicolone, un giovane ingegnere, finge di essere un produttore cinematografico, una delle sue tante bugie. 

Sposato con un’altra donna, rifiuta di adottare la figlia illegittima, ma le permette di prendere il suo cognome.

Intanto la madre continua la sua relazione con Riccardo con cui concepisce nel 1937 la seconda figlia, Maria, ma lui rifiuta di riconoscerla.

Non potendosi permettere di vivere a Roma, Romilda torna con le figlie a vivere a Pozzuoli con la sua famiglia. Sofia cresce in estrema povertà e da bambina ha anche il soprannome di “stuzzicadenti” a causa della sua magrezza.

In questo periodo l’Italia è trascinata da Mussolini nella seconda guerra mondiale e la vita diventa un inferno a Pozzuoli. Il cibo manca e bisogna ricorrere a misure estreme per sopravvivere. Per circa 5 anni lottano contro la fame, la malattia e il pericolo.

Alla fine della guerra Sofia trova rifugio nel nuovo cinema di paese dove guarda film americani. I suoi preferiti sono i film romantici con Cary Grant e Tyrone Power. Da bambina magra e malata, Sofia diventa un’adolescente di una bellezza sorprendente. La mamma realizza che la bellezza della figlia offre una speranza di sfuggire alla povertà e l’accompagna a Roma in cerca di successo.

Nel 1950 vince il titolo di Miss Eleganza al concorso di Miss Italia a Roma durante il quale incontra il produttore Carlo Ponti, che diventa suo pigmalione artistico e la cambia il nome a Sophia Loren. Inizia la carriera di modella e fa il suo debutto cinematografico recitando in “Quo Vadis?”. Tra il 1950 e il 1952 recita in diversi fotoromanzi e fa piccole apparizioni in film minori che le permettono di pagare un modesto bilocale con la madre e la sorella.

Negli anni seguenti ottiene ruoli principali in una dozzina di film come “L’Africa sotto i mari”, “Aida”, e “Attila” con Anthony Quinn.

Nel 1954 inizia una lunga e proficua collaborazione con il regista Vittorio De Sica, che dirige  alcuni dei suoi più grandi successi.

La stampa italiana chiama l’anno 1955, l’anno di Sofia. A 21 anni ha già alle spalle 36 film.

Ormai una stella in Italia, Carlo Ponti pianifica il suo approdo a Hollywood. Sofia prende lezioni d’inglese e lancia la sua carriera internazionale. 

Riconoscendo le sue doti artistiche Paramount Pictures le offre un contratto di 4 film.  

Le apparizioni cinematografiche degne di nota in questo periodo includono “Orgoglio e Passione” (“The Pride and the Passion”), “La Baia di Napoli” (“It Started in Naples”) e “Un marito per Cinzia” (“Houseboat”) con Cary Grant.

Nel film “L’orchidea nera”, dove torna a recitare al fianco di Anthony Quinn, rivela la sua bravura a immergersi nella propria psiche.

Nel 1959 tutto quello che lei, sua madre e Carlo sognavano diventa realtà quando al Festival di Venezia Sofia vince il premio come migliore attrice nel film “L’orchidea nera”. 

Nel 1960 Vittorio De Sica annuncia di voler scegliere Sofia nel film “La Ciociara” come la figlia di una contadina durante la 2a guerra mondiale, ma Anna Magnani nel ruolo della madre rifiuta di essere la madre di Sofia. De Sica sorprende tutti e sceglie Sofia come la madre, nonostante i timori di Sofia di non avere la maturità e la profondità richieste dal ruolo a soli 26 anni. Ma De Sica sa che l’infanzia di Sofia le ha dato la preparazione necessaria. Parlando del ruolo, Sofia dice che si è immedesimata nella vita di sua madre.

Per il suo ruolo in “La Ciociara” vince molti premi tra cui  l’Oscar nel 1962. E’ la prima artista a vincere un Oscar per un film straniero con il miglior ruolo da protagonista.

Sofia continua a mostrare di essere un’attrice di grande talento e spessore nei suoi ruoli successivi tra cui “El Cid” e “la Caduta dell’Impero Romano.” La sua spontaneità napoletana non è comune nel cinema americano.

Sofia, Carlo e Vittorio iniziano a una serie di nuovi progetti. Nel 1963 recita con Marcello Mastroianni in “Ieri, oggi, domani” che dà inizio al loro duo romantico dello schermo. Con “Matrimonio all’italiana” riceve la sua seconda nomination agli Oscar.

Sofia è ora l’attrice preferita al mondo richiesta dai maggiori studi cinematografici. Assume ruoli in film prestigiosi come “Arabesque” con Gregory Peck e “la Contessa di Hong Kong” con Marlon Brando, diretto da Charlie Chaplin.

Nel 1975 “Un giorno speciale” con Marcello Mastroianni diventa un altro acclamato successo internazionale. Sofia dice che “La ciociara” è il film della sua giovinezza, mentre “Un giorno speciale” è quello dell’età adulta.

Dopo aver messo su famiglia all’inizio degli anni ’70, la Loren sceglie di fare solo apparizioni cinematografiche occasionali e anche film per la TV, tra cui “Mamma Lucia”.

Pubblica anche un’autobiografia intitolata “Sophia’s Life and Love: Her Own Story”, che vende milioni di copie.

Nel 1991 Sophia riceve l’Oscar alla carriera e la Legion d’Onore francese. 

Nel 1994 torna sul set con il suo amato Marcello nella commedia Pret-a-porter.  Negli anni successivi, appare in film americani come “Grumpier Old Men” e “Nine”, ispirato a “Otto e mezzo” di Fellini.

Nel 1998 vince il Leone d’Oro, il Premio alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, e il Pallone d’Oro.

Nel 1999 riceve il Premio David di Donatello alla carriera. Sofia detiene il record con sei David di Donatello come migliore attrice.

Nel 2014 partecipa in una serie di iniziative volte a festeggiare i suoi 80 anni.

Al 67mo Festival di Cannes è omaggiata Fuori Concorso con il cortometraggio diretto dal figlio Edoardo Ponti, “Voce umana”, in cui è protagonista.

Sofia recita nel 2021 nel film “La vita davanti” diretto dal figlio, Edoardo Ponti, il quale dice che il ruolo è perfetto per sua madre, che ha una combinazione di forza, fragilità, umorismo e irriverenza, ma soprattutto amore.


  • Nome: Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone
  • Nome d’arte: Sophia Loren
  • Data di Nascita: 20 settembre 1934
  • Luogo di nascita: Roma, Lazio, Italia
  • Madre: Romilda Villani
  • Padre: Riccardo Scicolone
  • Sorella: Anna Maria Scicolone
  • Marito: Carlo Ponti
  • Figlio: Carlo Ponti Jr. (n. 29-Dec-1968)
  • Figlio: Edoardo Ponti (n. 6-Jan-1973)

Filmografia:

  1. 1949 – Cuori sul mare – Attore – Ragazza al ristorante ‘Zi Teresa’
  2. 1950 – Le sei mogli di Barbablù – Attore – Una delle ragazze rapite
  3. 1950 – Luci del varietà – Attore – Ballerina
  4. 1950 – Il voto – Attore – Una popolana
  5. 1950 – Lebbra bianca – Attore – Una ragazza della pensione Gorini
  6. 1950 – Io sono il Capataz – Attore – Segretaria del Dittatore
  7. 1951 – Anna – Attore – Assistente di Vittorio al Night …
  8. 1951 – Era lui… sì! sì! – Attore – Odalisca/Modella
  9. 1951 – Il sogno di Zorro – Attore – Conchita
  10. 1951 – Il mago per forza – Attore – La sposina
  11. 1951 – Totò Tarzan – Attore – Ragazza del Circolo Tarzanista
  12. 1951 – Milano miliardaria – Attore – Commessa del bar
  13. 1951 – Il padrone del vapore – Attore – Ballerinetta
  14. 1952 – La tratta delle bianche – Attore – Elvira
  15. 1952 – Africa sotto i mari – Attore – Barbara Lama
  16. 1952 – È arrivato l’accordatore – Attore – Amica di Giulietta
  17. 1952 – La favorita – Attore – Leonora di Guzman
  18. 1953 – Ci troviamo in galleria – Attore – Marisa
  19. 1953 – Un giorno in pretura – Attore – Anna la ladra
  20. 1953 – La domenica della buona gente – Attore – Ines
  21. 1953 – Aida – Attore – Aida
  22. 1953 – Il paese dei campanelli – Attore – Bonbon
  23. 1953 – Due notti con Cleopatra – Attore – Cleopatra/Nisca
  24. 1953 – Carosello napoletano – Attore – Sisina
  25. 1954 – Pellegrini d’amore – Attore – Beppina Delli Colli/Giulietta
  26. 1954 – Miseria e nobiltà – Attore – Gemma, figlia di Don Gaetano
  27. 1954 – Peccato che sia una canaglia – Attore – Lina Stroppiani
  28. 1954 – Attila – Attore – Onoria
  29. 1954 – Tempi nostri – Attore – La ragazza (“La macchina fotografica”)
  30. 1954 – L’oro di Napoli – Attore – Sofia, la pizzaiola (“Pizze a …
  31. 1955 – Pane, amore e… – Attore – Sofia la “smargiassa”
  32. 1955 – Il segno di Venere – Attore – Agnese Tirabassi
  33. 1955 – La bella mugnaia – Attore – Carmela, la mugnaia
  34. 1955 – La donna del fiume – Attore – Nives Mangolini
  35. 1956 – La fortuna di essere donna – Attore – Antonietta Fallari
  36. 1957 – Timbuctù – Attore – Dita
  37. 1957 – Il ragazzo sul delfino – Attore – Fedra
  38. 1957 – Orgoglio e passione – Attore – Juana
  39. 1958 – Orchidea nera – Attore – Rosa Bianco
  40. 1958 – Un marito per Cinzia – Attore – Cinzia Zaccardi
  41. 1958 – La chiave – Attore – Stella
  42. 1958 – Desiderio sotto gli olmi – Attore – Anna Cabot
  43. 1959 – Quel tipo di donna – Attore – Kay
  44. 1959 – Il Diavolo in calzoncini rosa – Attore – Angela Rossini
  45. 1960 – La miliardaria – Attore – Epifania Parerga
  46. 1960 – La ciociara – Attore – Cesira
  47. 1960 – Olympia – Attore – Principessa Olympia
  48. 1960 – La baia di Napoli – Attore – Lucia Curcio
  49. 1961 – El Cid – Attore – Jimena de Gormaz
  50. 1961 – Madame Sans-Gêne – Attore – Catherine Heubscher detta Madame Sans-Gê…
  51. 1962 – Boccaccio ’70 – Attore – Zoe (“La riffa”)
  52. 1962 – Il coltello nella piaga – Attore – Lisa Macklin
  53. 1962 – I sequestrati di Altona – Attore – Johanna
  54. 1963 – Ieri, oggi, domani – Attore – Adelina Sparano/Anna Molteni/Mara
  55. 1964 – La caduta dell’Impero romano – Attore – Lucilla
  56. 1964 – Matrimonio all’italiana – Attore – Filumena Marturano
  57. 1965 – Judith – Attore – Judith
  58. 1965 – Operazione Crossbow – Attore – Nora
  59. 1965 – Lady L – Attore – Lady L/Louise Lendale
  60. 1966 – Arabesque – Attore – Yasmin Azir
  61. 1967 – C’era una volta – Attore – Isabella Candeloro
  62. 1967 – La contessa di Hong Kong – Attore – Natascia Alexandroff
  63. 1967 – Questi fantasmi – Attore – Maria Lojacono
  64. 1969 – I girasoli – Attore – Giovanna
  65. 1970 – La moglie del prete – Attore – Valeria Billi
  66. 1971 – La mortadella – Attore – Maddalena Ciarrapico
  67. 1972 – L’uomo della Mancha – Attore – Aldonza/Dulcinea
  68. 1972 – Bianco, rosso e… – Attore – Suor Germana
  69. 1974 – Breve incontro – Attore – Anna Jesson
  70. 1974 – L’accusa è: violenza carnale e omicidio – Attore – Teresa Leoni
  71. 1974 – La pupa del gangster – Attore – Pupa
  72. 1974 – Il viaggio – Attore – Adriana De Mauro
  73. 1975 – Un sorriso, uno schiaffo e un bacio in bocca – Attore
  74. 1976 – Cassandra Crossing – Attore – Jennifer Chamberlain
  75. 1977 – Angela – Il suo unico peccato era l’amore… il suo unico amore era il figlio – Attore – Angela Kincaid
  76. 1977 – Una giornata particolare – Attore – Antonietta Tiberi
  77. 1978 – Obiettivo “Brass” – Attore – Mara
  78. 1978 – Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova, si sospettano moventi politici – Attore – Concetta Paternò
  79. 1979 – Bocca da fuoco – Attore – Adele Tasca
  80. 1980 – SuperTotò – Attore
  81. 1984 – Qualcosa di biondo – Attore – Aurora
  82. 1986 – Madre coraggio – Attore – Marianna Miraldo
  83. 1988 – Mamma Lucia – Attore – Lucia
  84. 1989 – La ciociara – Attore – Cesira
  85. 1990 – Sabato, domenica e lunedì – Attore – Rosa Priore
  86. 1994 – Pret-a-Porter – Attore – Isabella de la Fontaine
  87. 1995 – That’s Amore – Due improbabili seduttori – Attore – Maria Sophia Coletta Ragetti
  88. 1997 – Soleil – Attore – Mamma Lévy
  89. 2001 – Francesca e Nunziata – Attore – Francesca Montorsi
  90. 2002 – Cuori estranei – Attore – Olivia
  91. 2004 – La terra del ritorno – Attore – Teresa Innocente
  92. 2004 – Peperoni ripieni e pesci in faccia – Attore – Maria
  93. 2007 – Sophia: ieri, oggi, domani – Attore – Se stessa
  94. 2009 – Nine – Attore – Madre di Guido
  95. 2010 – L’ultimo Gattopardo – Ritratto di Goffredo Lombardo – Attore – Se stessa
  96. 2011 – Schuberth – L’Atelier della Dolce Vita – Attore
  97. 2012 – Love, Marilyn – Attore – Se stessa
  98. 2013 – Voce umana – Attore – Angela
  99. 2015 – Dietro gli occhiali bianchi – Attore – Se stessa
  100. 2020 – La vita davanti a sé – Attore – Madame Rosa

Documentario su Sophia Loren

GUARDA DUE FILM:

Peccato che sia una canaglia (1954)

La fortuna di essere donna (1956)

English version:

Sophia Loren is an Italian woman loved and respected all over the world, an icon of international cinema, armed not only with beauty and charm, but above all with rigor, tenacity and discipline.

Behind so much success, hides a childhood of extreme poverty and years of hard work. Her life is a fresco of the society of the second half of the last century.

Sophia Loren is the stage name of Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, born in Rome on 20 September 1934 in a hospital ward for unmarried women. Her mother Romilda Villani is a beautiful woman who dreams of becoming a movie star and wins the competition as an impersonator of Greta Garbo, but she fails to realize her dream of going to Hollywood. Her father Riccardo Scicolone, a young engineer, pretends to be a film producer, one of his many lies.

Married to another woman, he refuses to adopt his illegitimate daughter, but allows her to take her surname.

Meanwhile, her mother continues her relationship with Riccardo with whom she conceives in 1937 her second daughter, Maria, but he refuses to recognize her.

Unable to afford to live in Rome, Romilda returns with her daughters to live in Pozzuoli with her family. Sofia grows in extreme poverty and as a child her nickname is “toothpick” (stuzzicadenti) due to her thinness.

In this period, Italy is dragged by Mussolini into the Second World War and life becomes hell in Pozzuoli. Food is lacking and extreme measures must be used to survive. For about 5 years they fight against hunger, disease and danger.

At the end of the war, Sofia finds refuge in the new village cinema where she watches American films. Her favorites are romantic films with Cary Grant and Tyrone Power. From a thin and sick child, Sofia becomes a teenager of surprising beauty. Her mother realizes that the beauty of her daughter offers a hope of escaping poverty and she accompanies her to Rome in search of success.

In 1950 she wins the title of Miss Elegance at the Miss Italia contest in Rome during which she meets the producer Carlo Ponti, who becomes her artistic pygmalion and changes her name to Sophia Loren. She begins her modeling career and makes her film debut starring in “Quo Vadis?”. Between 1950 and 1952 she stars in several photo novels and makes small appearances in minor films that allowed her to pay for a modest one-bedroom apartment with her mother and sister.

In the following years she lands leading roles in a dozen films such as “Africa Under the Sea”, “Aida”, and “Attila” with Anthony Quinn.

In 1954 she begins a long and fruitful collaboration with film director Vittorio De Sica, who directs some of her greatest films.

The Italian press calls the year 1955 the year of Sofia. At 21, she already has 36 films behind her.

Now a star in Italy, Carlo Ponti plans her arrival in Hollywood. Sofia takes English lessons and launches her international career.

Recognizing her artistic talents, Paramount Pictures offers her a 4-film contract.

Notable film appearances during this period include “Pride and the Passion”, “La Baia di Napoli”, and “Houseboat” ) with Cary Grant.

In the film “The Black Orchid”, where she returns to act alongside Anthony Quinn, she reveals her ability to immerse herself in her own psyche.

In 1959, everything she, her mother and Carlo dreamed of become reality when Sofia wins the award for best actress in the film “The Black Orchid” at the Venice Film Festival.

In 1960 Vittorio De Sica announces that he wants to choose Sofia in the film “La Ciociara” (Two Women) as the daughter of a peasant woman during the 2nd World War, but Anna Magnani in the role of her mother refuses to be Sofia’s mother. De Sica surprises everyone and chooses Sofia as the mother, despite Sofia’s fears of not having the maturity and depth required by her role at just 26 years old. But De Sica knows that Sofia’s childhood gave her the necessary preparation. Speaking of her role, Sofia says that she identified with the life of her mother.

For her role in “La Ciociara” she wins many awards including the Oscar in 1962. She is the first artist to win an Oscar for a foreign film with the best leading role.

Sofia continues to show that she is an actress of great talent and depth in her later roles including “El Cid” and “The Fall of the Roman Empire.” Her Neapolitan spontaneity is not common in American cinema.

Sofia, Carlo and Vittorio begin a series of new projects. In 1963 she stars with Marcello Mastroianni in “Yesterday, today, tomorrow” which begins their romantic screen duo. With “Matrimonio all’italiana” she receives her second Oscar nomination.

Sofia is now the world’s favorite actress requested by major film studios. She takes on roles in prestigious films such as “Arabesque” with Gregory Peck and “The Countess of Hong Kong” with Marlon Brando, directed by Charlie Chaplin.

In 1975 “A special day” with Marcello Mastroianni becomes another acclaimed international success. Sofia says that “La ciociara” is the film from her youth, while “A special day” is that of adulthood.

After starting a family in the early 1970s, Loren chooses to make only occasional film appearances and some TV movies, including “Mamma Lucia”.

She also publishes an autobiography called “Sophia’s Life and Love: Her Own Story”, which sells millions of copies.

In 1991 Sophia receives the Academy Award for Lifetime Achievement and the French Legion of Honor.

In 1994 she returns to the set with her beloved Marcello in the comedy Pret-a-porter. In the following years, she appears in American films such as “Grumpier Old Men” and “Nine”, inspired by Fellini’s “Eight and a Half”.

In 1998 she won the Leone d’Oro, the Lifetime Achievement Award at the Venice Film Festival, and il Pallone D’Oro.

In 1999 she receives the David di Donatello Award for her career. Sofia holds the record with six David di Donatello as best actress.

In 2014 she participates in a series of initiatives aimed at celebrating her 80th birthday.

At the 67th Cannes Film Festival she is honored Out of Competition with the short film directed by her son Edoardo Ponti, “Human voice”, in which she is the protagonist.

Sofia stars in 2021 in the film “La vita prima” directed by her son, Edoardo Ponti, who says that the role is perfect for his mother, who has a combination of strength, fragility, humor and irreverence, but above all love.

Italian songs to tell easy stories | part 2

4 canzoni per raccontare facili storie in italiano, seconda parte

Hai cantato le canzoni della Prima Parte ? Erano corte e con semplici ripetizioni. La melodia e la ripetizione aiutano a migliorare la pronuncia.

In questa seconda parte ascoltiamo e cantiamo quattro canzoni che raccontano storie. Essere in grado di raccontare storie semplici è un bel traguardo che tutti vogliono raggiungere. La musica è il mezzo migliore per allenarsi.

Le quattro canzoni di popolari cantanti italiane fanno parte di un’epoca passata in cui la musica aveva una poesia diversa.

Did you sing the songs of the first part? They were short and with simple repetitions. Melody and repetition help improve pronunciation.
In this second part we listen to and sing four songs that tell stories. Being able to tell simple stories is a great achievement that everyone wants to reach. Music is the best way to practice.
The four songs by popular Italian singers are part of a bygone era where music had a different poetry.

vola colomba- Nilla pizzi (1952)

Brano originale del 1952 Brano cantato da Nilla Pizzi con l’orchestra di Ennio Morricone.
La colomba era il messaggio che l’Italia uscita sconfitta e umiliata dalla guerra, inviava a Trieste, contesa fra i comunisti jugoslavi di Tito, gli inglesi e gli americani che la stavano occupando con le armi. La guerra a Trieste non finì infatti nel 1945 come nel resto del Paese, ma nel 1954 quando le truppe italiane ritornarono a liberarla.

Original piece from 1952 sung by Nilla Pizzi with the orchestra of Ennio Morricone.
The dove “la colomba” was the message that Italy, defeated and humiliated by the war, sent to Trieste, disputed between Tito’s Yugoslav Communists, the British, and the Americans who were occupying it with arms. In fact, the war in Trieste did not end in 1945 as in the rest of the country, but in 1954 when the Italian troops returned to free it.

Pinguino Innamorato – Silvana Fioresi e Trio Lescano (1941)

Mentre la dittatura si avviava verso una terribile guerra e ancor più terribile guerra civile, il pubblico si deliziava con delle canzonette accattivanti per la melodia e lo swing. In contrasto le parole potrebbero essere definite come surreali, bizzarre, e grottesche.

As the dictatorship moved towards a terrible war and even more terrible civil war, the audience delighted with captivating songs for melody and swing. In contrast, the words could be defined as surreal, bizarre, and grotesque.


Canzone Da Due Soldi – Katyna Ranieri (1957)

Una canzone da due soldi, ci invita a vedere la vera felicità nel poco. Questi versi danno una voce “poetica” al dopoguerra, scuotono le masse ed entrano nelle case di un popolo assetato di normalità.

A simple song “una canzone da due soldi”, invites us to see true happiness in little. These verses give a “poetic” voice to the postwar period, it shakes the masses and enters the homes of a people thirsty for normality.

Casetta in Canadà – Carla Boni (1957)

Una canzone con un ritmo allegro ed accattivante con un testo – genere nonsense – di facile memorizzazione che si può ripetere all’infinito. Un grande successo fra gli Italiani emigrati in Canada.

A song with a cheerful and captivating rhythm with a text – nonsense genre – easy to memorize that can be repeated indefinitely. A great success among Italians who emigrated to Canada.

Mi raccomando canta ogni giorno, fa bene non solo allo studio dell’italiano ma anche alla salute!

I recommend singing every day, it’s good not only for your Italian, but also for your health!

Ascolta le canzoni della prima parte……

Listen to the songs of the first part

Imperfetto or Passato prossimo | Italian verbs

A simple rule to use them correctly.
Una regola semplice per usarli correttamente.

English follows

Diciamocelo…i verbi italiani non sono proprio una passeggiata.
Può infatti capitare di avere dei dubbi nel scegliere il tempo giusto al momento giusto. I due tempi verbali che capita a moltissimi di confondere sono l’imperfetto e il passato prossimo.
Comunque ho un trucco facile facile per capire quando usare l’uno o l’altro.
Sono sicura che applicarlo ti faciliterà la vita.

Ecco come funziona:

  • se parli di un’azione abituale nel passato, usi l’imperfetto. In inglese equivale a “used to”.
  • se parli di un’azione passata conclusa, avvenuta una o più volte, usi il passato prossimo.

Facciamo degli esempi:

imperfetto
1. L’anno scorso andavo in montagna.
Last year I used to go to the mountains.

passato prossimo
2. L’anno scorso sono andato in montagna.
Last year I went to the mountains.

ESERCIZIO – Scegli il tempo giusto:

Anni fa i maschi avevano/hanno avuto un unico problema esistenziale al mare: scegliere a quale categoria di uomo in costume da bagno appartenere. Slip o boxer? Il peso dell’apparenza estiva cadeva/è caduto sulle donne. L’uomo invece era/è stato funzionale alla vacanza: caricava/ha caricato l’auto di valigie, biciclette e gommoni, guidava/ha guidato fino a destinazione, montava/ha montato e smontava/ha smontato tavolini e ombrelloni, apriva/ha aperto e chiudeva/ha chiuso sdraio, gonfiava/ha gonfiato e sgonfiava/ha sgonfiato canotti. Provava/ha provato a cimentarsi in qualche attività sportiva che non praticava/ha praticato mai durante l’anno, combatteva/ha combattuto con il vento contrario alla direzione del suo riporto, fingeva/ha finto di approfondire le pagine di politica e sport. (adattato da Donna Moderna)

TRADUZIONE:
Years ago, males used to have a single existential problem at the sea: choosing which category of man in a bathing suit to belong to. Slip or boxer? The weight of summer appearance used to fall on the women. The man, on the other hand, used to be functional to the holiday: he used to load the car with suitcases, bicycles and rafts, he sued to drive to their destination, he used to assemble and disassemble tables and umbrellas, he used to open and close deck chairs, he used to inflate and deflate dinghies. He used to try his hand at some sporting activity that he never used to practice during the year, he used to fight the wind against the direction of his come over, he used to pretend to deepen the pages of politics and sport. (adapted from Donna Moderna)

Soluzione in basso!

ENGLISH VERSION

Let’s face it … Italian verbs are not exactly a walk in the park.
In fact, it may happen to have doubts in choosing the right tense at the right time. The two tenses that many people get confused are the imperfetto and the passato prossimo.
However, I have a very easy trick for figuring out when to use one or the other.
I’m sure applying it will make your life easier.

Here’s how it works:

  • if you talk about a habitual action in the past, you use the imperfetto. In English it is equivalent to “used to”.
  • if you are talking about a completed past action, that occurred once or more times, you use the passato prossimo.

Let’s make some examples:

imperfetto
1. L’anno scorso andavo in montagna.
Last year I used to go to the mountains.

passato prossimo
2. L’anno scorso sono andato in montagna.
Last year I went to the mountains.

EXERCISE – Choose the correct tense:

Anni fa i maschi avevano/hanno avuto un unico problema esistenziale al mare: scegliere a quale categoria di uomo in costume da bagno appartenere. Slip o boxer? Il peso dell’apparenza estiva cadeva/è caduto sulle donne. L’uomo invece era/è stato funzionale alla vacanza: caricava/ha caricato l’auto di valigie, biciclette e gommoni, guidava/ha guidato fino a destinazione, montava/ha montato e smontava/ha smontato tavolini e ombrelloni, apriva/ha aperto e chiudeva/ha chiuso sdraio, gonfiava/ha gonfiato e sgonfiava/ha sgonfiato canotti. Provava/ha provato a cimentarsi in qualche attività sportiva che non praticava/ha praticato mai durante l’anno, combatteva/ha combattuto con il vento contrario alla direzione del suo riporto, fingeva/ha finto di approfondire le pagine di politica e sport.(adattato da Donna Moderna)

TRANSLATION:
Years ago, males used to have a single existential problem at the seaside: choosing which category of man in a bathing suit to belong to. Slip or boxer? The weight of summer appearance used to fall on the women. The man, on the other hand, used to be functional to the holiday: he used to load the car with suitcases, bicycles and rafts, he sued to drive to their destination, he used to assemble and disassemble tables and umbrellas, he used to open and close deck chairs, he used to inflate and deflate dinghies. He used to try his hand at some sporting activity that he never used to practice during the year, he used to fight the wind against the direction of his comb-over, he used to pretend to deepen the pages of politics and sport. (adapted from Donna Moderna)

SOLUZIONE:
Anni fa i maschi avevano un unico problema esistenziale al mare: scegliere a quale categoria di uomo in costume da bagno appartenere. Slip o boxer? Il peso dell’apparenza estiva cadeva sulle donne. L’uomo invece era funzionale alla vacanza: caricava l’auto di valigie, biciclette e gommoni, guidava fino a destinazione, montava e smontava tavolini e ombrelloni, apriva e chiudeva sdraio, gonfiava e sgonfiava canotti. Provava a cimentarsi in qualche attività sportiva che non praticava mai durante l’anno, combatteva con il vento contrario alla direzione del suo riporto, fingeva di approfondire le pagine di politica e sport.(adattato da Donna Moderna)



Italian words to keep a conversation going

Parole italiane per mantenere viva una conversazione

Abbiamo precedentemente visto come in italiano le ‘parole riempitive’ o ‘intercalari’ siano usate in abbondanza. Infatti la lista era interminabile!
Ma esiste anche un’altra categoria di parole ed espressioni che vengono usate per mantenere viva una conversazione. Queste parole ed espressioni aiutano anche a comunicare il nostro accordo, disaccordo e incertezza senza interrompere l’interlocutore.

Ecco una lista di alcune delle più comuni.

We have already seen how in Italian the “filler words”, ‘parole riempitive’ o ‘intercalari’ are used in abundance. In fact, the list was endless! But there is also another category of words and expressions that are used to keep a conversation going. These words and expressions also help communicate our agreement, disagreement, and uncertainty without interrupting the other party.

Here is a list of some of the more common ones.

Esprimere accordo – expressing agreement

La più popolare in assoluto per esprimere accordo è “infatti”. Si puo’ alternare con le altre espressioni, o ripetere molte volte sopratutto se l’interlocutore non dà segno di voler smettere di parlare!

The most popular by far is “infatti”. You can alternate it with the other expressions, or repeat it many times especially if the speaker shows no sign of wanting to stop talking!

Infatti (indeed)
Direi (I’d say so)
Sono d’accordo (I agree)
Certo (of course)
Senz’altro (certainly)
Come no… (of course)
Vero (True)
Verissimo (very True)
Bene (Good)

Esprimere disaccordo – expressing disagreement

Quando vuoi restare cortesemente in disaccordo con poche parole e senza interrompere chi parla:

When you want to politely disagree with a few words and without interrupting the speaker:

Non direi (I wouldn’t say so)
Ma no (Can’t be)
Al contrario (on the contrary)
Ma dai… (Come on)
Non credo (I don’t think so)

Esprimere incertezza – Expressing uncertainty

Queste parole possono incoraggiare l’interlocutore a fornire ulteriori informazioni:

These words can encourage the speaker to provide more information:

Dici? (Do you think so?)
Non so (I don’t know)
Mah… (Perhaps…)
Davvero? (Really?)
Credi davvero? (Do you really think so?)
Potrebbe essere (Could be)


Esempio misto:

– Domani ci sarà lo sciopero dei trasporti….
Davvero?
-…e io devo prendere il treno, è pazzesco! Il sistema dei trasporti è un disastro…
…infatti…
– Vedrai che lo sciopero durerà tutta la settimana!
Ma no…
– Non ci credi? Scommettiamo che ho ragione!

Mixed example:

– Tomorrow there will be a transport strike ….
Really?
– … and I have to take the train, it’s crazy! The transport system is a mess …
…indeed…
– You’ll see the strike will last all week!
Come on…
– You don’t believe it? We can bet I’m right!



Easy Italian songs to be more fluent

4 Facili canzoni italiane per migliorare l’italiano 

Quando la vita diventa caotica, c’è la musica a sostenermi. Canto sempre, soprattutto quando la vita diventa pesante. Sai che cantare in italiano è uno dei modi migliori per migliorare la lingua? La ripetizione di parole accompagnata da una melodia non solo migliora la pronuncia, ma migliora anche la fiducia nel parlare fluentemente. Ho scelto 4 semplici canzoni italiane per cominciare. 

Scarica qui il testo delle canzoni (download the lyrics here)

When life becomes chaotic there is music to support me. I always sing, especially when life gets heavy. Do you know that singing in Italian is one of the best ways to improve the language? Repetition of words accompanied by a melody not only improves pronunciation but also improves one’s confidence in speaking fluently. I’ve chosen 4 simple Italian songs to start with.

Ancora tu – Lucio Battisti

Canzone perfetta per fare domande e frasi negative.

Perfect songs for asking questions and making negative sentences.

Non credere – Mina

Una buona canzone per esercitarsi con l’imperativo.

A good song to practice the imperative.


Il mondo – Jimmy Fontana

Una canzone per praticare il presente con stile.

A song to practice the present with style.

Pensiero Stupendo – Patty Pravo

Una canzone stupenda e semplice con un tocco di condizionale.

A beautiful and simple song with a touch of conditional.

Mi raccomando canta ogni giorno, fa bene non solo allo studio dell’italiano ma anche alla salute!

I recommend singing every day, it’s good not only for your Italian, but also for your health

How to say delicious in Italian – 16 words and phrases

16 parole e frasi per dire buonissimo in italiano

Sai, che il proverbio “De gustibus non disputandum est” – Sui gusti non si discute, è uno dei più utilizzati dagli italiani? E comunque non viene utilizzato solo riguardo al cibo, bensi anche per ogni altro tipo di gusto: musica, moda, genere letterario ecc.
Nell’articolo di questa settimana però restiamo nel campo del cibo e vediamo tutti i modi per dire “buonissimo” in italiano.

Le parole e le espressioni non mancano, come puoi immaginare! Parlare di buon cibo a livello gustativo e olfattivo fa parte dell’italianità!

RICORDA: gli aggettivi si concordano con il genere e numero del sostantivo. Per esempio:
Buono – maschile singolare
Buona – femminile singolare
Buoni – maschile plurale
Buone – femminile plurale

Do you know that the proverb “De gustibus non disputandum est”/ Sui gusti non si discute (there’s no accounting for taste) is one of the most used by Italians? And in any case it is not only used for food, but also for any other type of taste: music, fashion, literary genre, etc.
In this week’s article, however, we remain in the field of food and look intl all the ways to say “very good” in Italian.
There is no shortage of words and expressions, as you can imagine! Speaking of good food on a gustatory and olfactory level is part of being Italian!

REMEMBER: adjectives agree with the gender and number of the noun. For instance:
Buono – masculine singular
Buona – feminine singular
Buoni – masculine plural
Buone – feminine plural

Buonissimo / very good

Buono diventa un superlativo assoluto “buonissimo” quando dire buono proprio non basta!

Good becomes an absolute superlative “Buonissimo”/ “very good” when saying “buono” is just not enough!

  • E’ buonissima questa pasta al pesto!This pasta al pesto is very good!

Delizioso / delicious

Ecco una espressione che ha non solo il significato di “buonissimo”, ma pochi stranieri sanno che si può usare in altri contesti con il significato di carino, simpatico. Riferendosi per esempio a “una persona deliziosa” o a “un regalo delizioso”.

Here is an expression that not only has the meaning of “very good”, but few foreigners know that it can be used in other contexts with the meaning of delightful, charming. Referring for example to “a charming person” or “a delightful gift”.

  • Tutte le pizze del ristorante erano deliziose.All the pizzas at the restaurant were delicious!
  • Abbiamo conosciuto una deliziosa famiglia siciliana.We met a charming Sicilian family.

Che delizia / what a delight

In questo caso però la parola “delizia”, il sostantivo de cui deriva l’aggettivo delizioso, si riferisce solo al cibo.

In this case, however, the word “delizia”, the noun from which the adjective “delizioso” derives from, refers only to food.

  • Che delizia questo rustico agli spinaci!What a delight this spinach savory cake is!

Che buono / so good

Questa è sicuramente l’esclamazione più popolare: “Che buono” o semplicemente, “buono! A volte si tende ad allungare il suono della “o” alla fine in conseguenza al gusto della pietanza particolarmente apprezzata!

This is surely the most popular exclamation: “Che buono”/”So good” or simply, “Buono”/ “good! Sometimes there is a tendency to lengthen the sound of the “o” at the end as a result of the taste of the dish which is particularly appreciated!

  • Che buoni questi biscotti appena sfornati! These freshly baked cookies are so good!

Squisito / Exquisite

Come alternativa a “buonissimo” puoi anche dire “Squisito”.

As an alternative to “buonissimo” you can also say “Squisito” / Exquisite”.

  • La cena che hai preparato era squisita. – The dinner you cooked was exquisite.

Che bontà / So good

Se non vuoi ripeterti tropp dicendo “che buono” , prova invece a dire “Che bontà”/so good.

If you don’t want to repeat yourself too many times saying “che buono”, try saying instead “Che bontà” / “so good”.

  • Ma che bontà queste albicocche del tuo giardino. / These apricots from your garden are so good.

Che prelibatezza / What a delicacy

Dalla parola prelibato, nasce l’espressione “Che prelibatezza” / “What a delicacy”.

From the word “prelibato”/”delicious”, comes the expression”Che prelibatezza” / “What a delicacy”.

  • Che prelibatezza questa zuppa di legumi! / What a delicacy this legume soup!

Ottimo / Really good

Tra “buono” e “squisito” troviamo “Ottimo” / “Really good”

Between “buono” and “squisito” we find “Ottimo” / “Really good”.

  • Ottima la conserva di pomodoro di quest’anno! – This year’s tomato preserve is really good!

Eccellente / Excellent

Forse meno usata rispetto alle altre parole, ma “Eccellente” / “Excellent” ha il di sicuro il suo posto a tavola!

Perhaps less used than the other words, but “Eccellente” / “Excellent” certainly has its place at the table!

  • Abbiamo gustato un eccellente vino d’annata. / We tasted an excellent vintage wine.

Spettacolare / Spectacular

Se vuoi fare un complimento esagerato…

If you want to give an exaggerated compliment …

  • Questo risotto è più che buono. È spettacolare! – This pizza is more than good. It’s spectacular!

Gustoso – Saporito / Full of flavor-Tasty

Per dire che una cosa è ricca di sapore, si usano gli aggettivi “gustoso”/”saporito”, “tasty.

To say that something is rich in flavor, the adjectives “gustoso”/”saporito”, “tasty” are used.

  • I crostini dell’antipasto erano gustosi. / The crostini on the appetizer were tasty.

Invitante – allettante / tempting – inviting

Queste due parole si possono applicare al cibo, ma anche ad altre cose che ci tentano.

These two words can be applied to food, but also to other things that tempt us.

  • Il profumo del forno è molto invitante. / The smell of the bakery is very inviting.

Uno tira l’altro / moreish

A chi non capita di non riuscire a smettere di mangiare una cosa troppo buona!

Who doesn’t find themselves be unable to stop eating something that is too good!

  • Questi cioccolatini sono talmente buoni che uno tira l’altro! / These chocolates are so good that they are moreish!

Fa venire l’acquolina in bocca / It is mouth-watering

Un odore invitante o la vista di una cosa buonissima da mangiare “Fa venire l’acquolina in bocca” / “Is mouth-watering”.

  • Il profumo delle lasagne fa venire l’acquolina in bocca. / The smell of the lasagna is mouth-watering.

  • Non formali / non-formal:

Da leccarsi i baffi / It is mouth-watering

  • Gli spaghetti alle melanzane sono da leccarsi i baffi! / The spaghetti with eggplant are mouth-watering!

È buono: da morire – da urlo – impazzire /
It’s to die for – It’s crazy good

  • Ti assicuro che gli arancini sono da urlo! / I assure you that the arancini are to die for!

È da sbavo / It’s To drool for

Un’espressione non proprio adatta ad eventi formali ed eleganti! È sicuramente molto più usato tra i più giovani.

An expression not really suitable for formal and elegant events! It is certainly much more commonly used among the younger ones.

  • Ho mangiato un pasticcino alla crema da sbavo! I ate a cream pastry to drool for!

Fammi sapere nei commenti quale parole o espressione usi o userai!

Let me know in the comments which words or expressions you use or will use!

Allora, Cioè, Insomma: Italian filler words | parole riempitive – intercalari

In italiano le ‘parole riempitive’ o ‘intercalari’ si usano in abbondanza, come potrai notare dalla lunga lista che ho compilato. Si possono dividere in 3 catogorie: iniziatori, mediani e finalizzatori. Anche se, diciamo che, alcune di queste parole o espressioni si prestano bene in diverse situazioni. Sono particolarmente importanti per dare fluidità ad una conversazione. Comunque se non sei un madrelingua “allora diciamo che magari ti danno tutto sommato” più tempo per formulare i tuoi pensieri in italiano. Ecco alcune delle più comuni ‘parole riempitive’ o ‘intercalari’ della lingua italiana.

In Italian the ‘filler words’, “parole riempitive” o”intercalari” are used in abundance, as you can see from the long list I have compiled. They can be divided into 3 categories: starter words, middle words and ending words. Although, “diciamo”, let’s say that, some of these words or expressions lend themselves well in different situations. They are particularly important for giving fluidity to a conversation. However, if you are not a native speaker “then let’s say that maybe they give you all in all” (“allora diciamo che magari ti danno tutto sommato”) more time to formulate your thoughts in Italian. Here are some of the most common ‘filler words’ of the Italian language.

Iniziatori – Starter words

Sono molto utili per iniziare una frase o per darti tempo per organizzare i pensieri. Si può iniziare con anche più di uno….”mah, senti, allora….dunque.”

They are very useful for starting a sentence or giving you time to organize your thoughts. You can start with more than one …. ”mah, senti, allora….dunque.”

Allora (so)
Senti (hear me out)
Sai (you know)
Mah (indicates doubt, disappointment)
Guarda (look)
Dunque (so)
Onestamente (honestly)
Praticamente (practically)
Sostanzialmente (essentially)
Bene (great/well)
Vabbe (whatever)
Beh (well)
Fammi pensare (let me think)
Ehm (um)
Mica (perhaps)
Niente (anyway)

Esempio/ Example:

-Allora, che ne dici di andare al cinema stasera?
– Mah, onestamente, preferirei una pizza.
– Sai, possiamo mangiare la pizza prima e poi guardare il film.
– Ehm, fammi pensare…d’accordo. Ci sto!

-So, what about going to the cinema tonight?
– … honestly, I’d prefer a pizza.
– You know, we could eat the pizza first and then watch the film.
– Um, let me think … okay. I’m in!

Mediani – Middle Words

A volte mentre parli la parola giusta non ti viene immediatamente, allora per sbloccarti puoi usare queste parole riempitive :

Sometimes while you are speaking, the right word does not immediately come to mind, so to get unstuck you can use these filler words:

Che dire (what can I say)
Cioè (in other words)
Niente (anyway)
Capito (got it?)
Sai (you know)
Mah (indicates doubt, disappointment)
Onestamente (honestly)
Praticamente (practically)
Sostanzialmente (essentially)
Comunque (however)
Diciamo (let’s say)
Boh (I don’t know)
Ehm (um)
Insomma (in short)
Nel senso (I mean)
Per intenderci (to understand eachother)
Non so (I don’t know)
Tutto sommato (after all)
Che so io (what do I know)
Magari (perhaps)
Mica (perhaps
Tipo (like)

Esempio/ Example:

Sono andata alle poste ed era praticamente pieno di gente, insomma zeppo…tipo non ci si riusciva a muovere, boh, che dire, me ne sono tornata a casa.

I went to the post office and it was practically full of people, in short, packed … like we could’t move, I don’t know, what can I say, I went home.

Finalizzatori – Ending words

Per indicare che abbiamo finito di parlare usiamo i finalizzatori:

To indicate that we have finished speaking we use finalizers:

E quant’altro (and so on)
E niente (anyway)
Capito (got it?)
Mah (indicates doubt, disappointment)
Bene (great)
Vabbe/beh
Che dire (what can I say)
Diciamo (let’s say)
Boh (I don’t know)
Insomma (in short)
In conclusione (in conclusion)
Per intenderci (to understand eachother)
Purtroppo (unfortuntaley)

Esempio/ Example:

…E niente, la fila per il ristorante era lunga e ci hanno detto di pazientare ancora per 30 minuti, capito…

… Anyway, the line-up for the restaurant was long and we were told to wait another 30 minutes, got it…?


Insomma, che dire, in italiano, practicamente la varietà di espressioni non manca! (In short, what can I say, practically there’s no shortage of filler words!)

Scrivi una frase nei commenti con i tuoi intercalari preferiti. / Write a sentence in the comments with your favorite filler words.


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