7 Italian phrases about freedom | 7 frasi italiane sulla libertà

Alcuni pensieri di pensatori italiani per trovare ispirazione / Some thoughts of Italian thinkers to find inspiration

Un popolare proverbio italiano si trasforma con un gioco di parole bello/bellico e piace/pace in un’affermazione pro-pace.

Non è bello ciò che è bellico, ma è bello ciò che è pace.
– Versione originale: Non è bello ciò che è bello,ma è bello ciò che piace.

A popular Italian proverb turns into pro-peace word play of the words bello/bellico (beautiful/war) and piace/pace (like/peace)

What is beautiful is not bellic, but what is beautiful is peace.
– Original version: What is beautiful is not beautiful, but what you like is what is beautiful.

Troviamo ispirazione con questi 7 pensieri italiani sulla libertà
~
Let’s find inspiration with these 7 Italian thoughts about freedom:

“Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.”
🕊️ Oriana Fallaci – giornalista, scrittrice e partigiana italiana

“Fight, think with your brain, remember that everyone is someone, a precious, responsible individual, creator of h*self, defend your ego, the core of all freedom, freedom is a duty, before being a right it is a duty.”

“Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo, e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra.”
🕊️ Sandro Pertini – politico, giornalista e partigiano italiano

“If the peoples of the earth, unanimously, could express themselves, above every ideological, political difference, of every race, above every creed, and every difference in religious belief, all the peoples of the earth would speak out for the peace against war. “

“Nei campi di sterminio era la poesia a tenere vicine le teste mangiate dai pidocchi, nelle baracche gelide, dimentiche delle piaghe, della dissenteria, della fame che lacerava lo stomaco. Chi conosceva una poesia a memoria, la ripeteva lentamente a voce alta e gli altri ascoltavano in cerchio, silenziosi, incantati.”
🕊️ Dacia Maraini – scrittrice

“In the extermination camps it was poetry that kept the heads eaten by lice close to each other, in the cold shacks, oblivious to the sores, the dysentery, the hunger that tore the stomach. Those who knew a poem by heart would repeat it slowly aloud and the others would listen in a circle, silent, enchanted. “

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.”
🕊️ Pietro Calamandrei – politico, avvocato e accademico italiano

“Freedom is like air: you realize what it’s worth when it begins to fail.”

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”
🕊️ Primo Levi – scrittore, chimico, partigiano e superstite dell’Olocausto

“If understanding is impossible, knowing is necessary, because what happened can return, consciences can again be seduced and obscured: ours too.”

“Io sono diventata ‘ministro’ dell’Ossola quando ancora le donne non avevano il diritto di voto […] per la prima volta nella storia del nostro Paese, una donna che non fosse una regina, una principessa, una badessa, è diventata una dirigente di governo.”
🕊️ Gisella Floreanini – prima ministra italiana

“I became a ‘minister’ of Ossola when women still did not have the right to vote […] for the first time in the history of our country, a woman who was not a queen, a princess, an abbess, became a government executive.”

“La guerra non si abolisce coi trattati, ma stimolando la riflessione e la cultura di tutti. 9 volte su 10 la vittima è un civile, 1 su 3 è un bambino.”
🕊️ Gino Strada – medico, attivista e scrittore

“War is not abolished with treaties, but by stimulating everyone’s reflection and culture. 9 times out of 10 the victim is a civilian, 1 out of 3 is a child. “


🕊️

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *