26 Italian women who made history

26 Donne Italiane che hanno fatto la storia

(English follows)

Sono tante le grandi donne italiane che hanno lasciato il segno nella storia italiana e mondiale. Donne che hanno visto oltre i confini e i limiti imposti loro dalla società del tempo. Spinte da ambizione, pazienza, coraggio, lacrime e la forza di essere donna. Restano ancora oggi delle icone di intraprendenza a cui guardare per trovare ispirazione. Hanno sfidato le convenzioni, stabilito primati e modificato per sempre l’immagine della donna nel nostro paese diventando punti di riferimento per tutte noi nella storia, nell’arte, nella politica, nella scienza, nella letteratura e in molti altri ambiti. Un paragrafetto non basta per narrare la grandezza di queste 26 donne e di tantissime altre che,  per mancanza di spazio, non sono incluse qui. Spero che questo sia uno spunto per approfondirne la conoscenza,  e per ispirarti a continuare il lavoro iniziato da loro.

Sibilla Aleramo
Tina Anselmi
Augusta Bassi
Cristina Trivulzio di Belgiojoso
Milla Baldo Ceolin
Samantha Cristoforetti
Grazia Deledda
Christine de Pizan
Matilde di Canossa
Oriana Fallaci
Artemisia Gentileschi 
Margherita Hack
Nilde Iotti
Anna Magnani
Alda Merini
Mina
Tina Modotti
Rita Levi Montalcini
Maria Montessori
Fernanda Pivano
Miuccia Prada
Teresa Sarti – Strada
Matilde Serao
Franca Viola
Monica Vitti
Lina Wertmüller

Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo, nata ad Alessandria nel 1876, è lo pseudonimo di Marta Felicina Faccio. E’ stata una scrittrice e poetessa femminista italiana meglio conosciuta per le sue rappresentazioni autobiografiche della vita di una donna nell’Italia della fine del XIX secolo. Si è distinta non solo per il suo talento in campo giornalistico e di scrittura, ma per una scelta di vita: prendere la decisione di abbandonare un marito violento e coltivare i propri talenti dedicandosi al lavoro. Il suo romanzo capolavoro intitolato “Una Donna”, racconta il proprio percorso di rinascita.

Tina Anselmi
Tina Anselmi, nata a Castelfranco Veneto nel 1927, è stata una importante politica e partigiana italiana e la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana.
E’ nota soprattutto per essere stata la principale proponente delle leggi italiane sulle pari opportunità, per cui si è sempre battuta nella sua vita politica. Infatti, nel 1977, ha approvato un disegno di legge che riconosceva i padri come tutori primari dei propri figli e consentiva sia ai padri che alle madri di avere del tempo libero per i propri figli. Nello stesso anno è stata varata un’importante legge sulla parità di genere nelle condizioni di lavoro, di cui Anselmi fu una sostenitrice fondamentale. Ha presieduto la Commissione Nazionale Pari Opportunità fino al 1994. Il suo ruolo è stato significativo nell’introduzione del Servizio Sanitario Nazionale in Italia.

Augusta Bassi
Augusta Bassi, nata a Milano nel 1926, è stata uno dei principali e più agguerriti avvocati per la difesa dei diritti delle donne. Celebre per aver difeso i diritti di Donatella Colasanti contro Angelo Izzo nel processo sul Massacro del Circeo. Si è distinta per la sua posizione fin dai primi anni Settanta in modo particolare per la tutela di Fiorella, una 18enne vittima di stupro. Questo è stato il primo Processo per stupro ad essere filmato e mandato in onda dalla RAI. In linea con il suo impegno per le cause femminili è stata una delle socie fondatrici del Telefono Rosa.

Cristina Trivulzio di Belgiojoso
Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nata a Milano nel 1808,  è stata una nobildonna e scrittrice italiana che ha partecipato attivamente al Risorgimento italiano, entrando in contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca, tra cui Carlo Alberto e con Napoleone III.  Si e’ separata molto presto dal marito Belgiojoso con il quale ha avuto una figlia. Ha sovvenzionato insurrezioni, organizzato un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, ha diretto gli ospedali a Roma durante gli scontri del 1849. A Parigi ha tenuto salotti con ospiti illustri e si è avventurata da sola in Oriente organizzando una comunità agricola partendo dal nulla. Tornata a Locate nel 1855 ha  costruito asili, scuole e modernizzato il paese, portandolo ad un livello sociale molto al di sopra della situazione tipica di quel periodo.

Milla Baldo Ceolin
Milla Baldo Ceolin, nata a Legnano nel 1924, chiamata la signora del neutrino, è stata una fisica italiana e tra le protagoniste che hanno dato il maggior contributo allo sviluppo della fisica del XX secolo. E’ stata la prima professoressa a salire in cattedra all’Università di Padova. La sua ricerca si è concentrata su particelle elementari e interazioni deboli. In particolare tra le sue scoperte è  quella sui mesoni K. E’ stata direttrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Padova e ha diretto per cinque anni l’Istituto di Fisica “Galileo Galilei”. Ha lavorato alle macchine acceleratrici del CERN e anche negli Stati Uniti, in Russia e in Francia. Il 21 maggio 2008 è diventata socio dell’Accademia delle scienze di Torino.

Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti, nata a Milano nel 1977, è un’aviatrice, ingegnere, astronauta militare italiana, e la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. Ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo, 199 giorni,  con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 Futura del 2014-2015.
Cristoforetti ha comandato la missione NEEMO 23 nel 2019 per testare tecnologie e obiettivi per missioni nello spazio profondo ed esplorazioni lunari sul fondo del mare. Il 21 luglio 2022 la Cristoforetti ha completato la sua prima passeggiata spaziale, durata 7 ore e 5 minuti.

Grazia Deledda
Grazia Deledda, nata a Nuoro nel 1871, è stata la prima donna italiana a vincere nel 1926 il Premio Nobel per la letteratura. Scrittrice di romanzi e opere teatrali, è ricordata per la sua non convenzionalità e potenza espressiva. Le sue opere traggono ispirazione dalle sue storie personali che trattano con profondità e con calore di problemi di generale interesse umano, quali il dolore e la morte, ed anche delle tradizioni patriarcali della società sarda.

Christine de Pizan
Christine de Pizan, o anche Cristina da Pizzano, nata a Venezia nel 1364, è riconosciuta come la prima scrittrice e poetessa di professione nel Medioevo apprezzata in tutta Europa. Ha vissuto in Francia alla corte di Carlo V. Con le sue opere è riuscita a soli 25 anni, rimasta vedova e senza padre, a provvedere al benessere economico della propria famiglia. «Dovetti diventare un uomo», scriveva riferendosi al suo compito di sostenere i tre figli e la madre. E’ diventata  famosa per la rivendicazione del sapere e della dignità femminile. Le sue opere liriche e narrative traevano spunto dalla propria esperienza di vita, e non dalla tradizione religiosa o mitologica, come era frequente al tempo. Ha dato inizio alla cosiddetta Querelle des femmes (“Querela delle donne”) dopo avere letto due opere rispettivamente di Boccaccio e di Jean de Meun, i quali consideravano la donna un essere vizioso per natura. Nell’opera intitolata Livre de la Cité des Dames (“Libro della Città delle Dame”), elencava esempi di donne virtuose e importanti nella storia dell’umanità.

Matilde di Canossa
Matilde di Canossa, nata forse a Mantova nel 1046, è stata una delle poche donne che hanno avuto nella storia italiana un ruolo tanto importante. Ha retto per quarant’anni uno Stato che si estendeva su buona parte dell’Italia settentrionale e centrale, e ha partecipato da protagonista alla lotta tra l’Impero e la Chiesa.  E’ diventata un’assidua sostenitrice del Papato dopo essere stata fatta prigioniera dall’imperatore Enrico III, insieme alla madre, un’esperienza che l’ha molto impressionata. Si è separata da Goffredo il Gobbo, al quale era stata data in sposa, dopo soli tre anni. Quando nel 1076 ha preso pieno possesso dei domini del padre, è diventata la più importante alleata di Papa Gregorio VII, che era fermamente intenzionato a dichiarare la superiorità del potere divino su tutti i poteri terreni, compreso l’Impero. E’ entrata nella storia e nella leggenda come nessuna donna prima di lei. Oggi riposa nella tomba scolpita dal Bernini ed è detta “onore e gloria d’Italia”.

Artemisa Gentileschi
Artemisia Gentileschi, nata nel 1593 a Roma, è stata una delle prime pittrici italiane riuscite a imporre il proprio talento in una società chiusa in cui le donne non avevano possibilità di emergere. Suo padre, un artista di origini toscane amico del pittore Caravaggio, ha incoraggiato il suo talento artistico. L’arte di Artemisia era originale, nonostante l’influenza caravaggesca, con capolavori di grande realismo nel complesso e fervente panorama artistico della Roma di inizio ‘600. La sua storia è anche legata al processo di stupro di cui era vittima, e che ha avuto il coraggio di denunciare. Artemisia ha sfidato le convenzioni del suo tempo ed è oggi ricordata come un’artista di primo piano nella storia dell’arte italiana.

Oriana Fallaci
Oriana Fallaci, nata a Firenze nel 1929 era una giornalista e scrittrice tra le più controverse del XX secolo. Sin da giovanissima, il clima di oppressione in cui è cresciuta l’ha spinta a prendere parte alla Resistenza come staffetta partigiana antifascista. La sua vocazione per il giornalismo è stata precoce e si coniugava all’attivismo politico. E’ diventata famosa per le sue indagini e i suoi reportage nel suo stile frontale e diretto, come quello relativo alla guerra del Vietnam nel 1967. Riusciva come poche figure della nostra cultura intellettuale a mettere in disaccordo le parti. Il suo è stato un ruolo da protagonista in una società dominata principalmente da figure maschili.

Margherita Hack
Margherita Hack, nata a Firenze nel 1922, conosciuta con il soprannome di “signora delle stelle”, è stata un’astrofisica e divulgatrice scientifica italiana. E’ stata professore ordinario di astronomia all’Università di Trieste, e membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche tra cui l’ESA e la NASA. Ha scoperto Epsilon Aurigae, una supergigante lontana 6500 anni luce e duecentomila volte più luminosa del sole. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica e nel 1995 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica.
Si è distinta anche nella lotta per i diritti civili anche nella protezione degli animali.

Nilde Iotti
Leonilde Iotti, detta Nilde, nata a Reggio nell’Emilia nel 1920, è stata una politica italiana, prima donna eletta Presidente della Camera dei deputati per tre legislature, tra il 1979 e il 1992, per ben 12 anni e 307 giorni diventando la presidente della Camera rimasta in carica più a lungo in assoluto nella storia della Repubblica Italiana.
E’ stata una figura politica fondamentale nell’Italia del dopoguerra e nella neonata Repubblica. Come partigiana e comunista si è impegnata attivamente in numerose battaglie etiche e sociali. 
Era una riformista con il Vangelo della Costituzione sempre in mano e sosteneva che la democrazia deve rinnovarsi se vuole essere democrazia. Il suo pensiero si traduceva in azioni, lotte, proposte di riforme istituzionali. 

Anna Magnani
Anna Magnani, nata a Roma nel 1908, è considerata una delle maggiori attrici femminili della storia e simbolo del cinema del neorealismo italiano dell’epoca. Era profondamente legata alla città di Roma ed è la donna a cui probabilmente più si lega la storia dello spettacolo in Italia. Sono celebri soprattutto le sue interpretazioni in film come “Roma città aperta”, “Bellissima”, “Mamma Roma” e “La rosa tatuata”, per cui ha vinto un Oscar nel 1956 come miglior attrice protagonista.
Grazie alla sua bravura e la sua fama è una delle poche attrici italiane che è riuscita a conquistare anche una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. 

Alda Merini
Alda Merini, nata a Milano nel 1931, è sicuramente la più grande poetessa italiana del 20esimo secolo. Già dall’età di 15 anni scriveva le sue poesie. Anche se viveva in una condizione di povertà a causa della guerra, lei perseguiva i suoi sogni. E’ nota per la profondità dei suoi componimenti che sono stati ispirati dalla sua vita travagliata. Infatti a causa di sofferenze mentali, dovuti anche a violenze coniugali, è stata internata in un ospedale psichiatrico. E’ qui che ha constatato la crudeltà di dottori e religiosi e ne è uscita con una grande consapevolezza sul dolore e sulla condizione umana. 
Lei stessa scriveva “Dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita”. Le sue frasi sull’amore e sulla vita sono di ispirazione a tutte le donne.

Mina
Mina, pseudonimo di Mina Anna Maria Mazzini, nata a Busto Arsizio nel 1940, è senza dubbio la cantante italiana pop più famosa di sempre. È ricordata per la sua tecnica impeccabile e per la sua grande varietà interpretativa. Ha collaborato con vari autori e musicisti, tra cui Ennio Morricone, il quale ha creato per lei l’arrangiamento della canzone “Se telefonando”. Mina era un vero personaggio pubblico che è entrato nelle televisioni di tutti gli italiani, ma anche una donna anticonformista che ha fatto scandalo per le sue scelte di vita. Infatti è stata anche la prima donna italiana a indossare una minigonna in televisione.

Tina Modotti
Tina Modotti, nata a Udine nel 1896, è considerata una delle più grandi fotografe dell’inizio del XX secolo. I più importanti istituti e musei di tutto il mondo conservano le sue opere fotografiche.
Ha emigrato appena sedicenne dall’Italia agli Stati Uniti, dove ha vissuto una vita bohemienne grazie anche all’incontro di personaggi che vivevano l’arte a tutto tondo, come il fotografo Edward Weston, che è diventato il suo mentore. Si è innamorata della cultura messicana alla quale ha dedicato i propri scatti che includono persone e paesaggi fino al 1928 quando ha incontrato il fondatore del partito comunista cubano Julio Antonio Mella assassinato l’anno successivo. A causa delle sue idee politiche e per i suoi legami con il partito comunista la fotografa è stata esiliata e dal ’31 si è concentra totalmente sull’attivismo politico.

Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini, nata nel 1909 a Torino, è stata neurologa e senatrice a vita italiana. Suo padre era autoritario e disapprovava fortemente l’istruzione post-secondaria delle donne. A 20 anni Rita Levi aveva capito che non poteva assolutamente adattarsi a un ruolo femminile come concepito da suo padre e gli ha chiesto il permesso di studiare medicina. Essendo poco istruita, in soli otto mesi ha studiato i programmi completi di greco, latino e matematica ed è stata ammessa alla facoltà di medicina all’Università di Torino.
Ha iniziato la sua carriera scientifica in pericolo, come ebrea nell’Italia fascista per poi trionfare con le sue ricerche negli anni cinquanta sul sistema nervoso che l’hanno portata alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, per la quale ha vinto il Nobel per la medicina 1986. Ha continuato il suo lavoro da ricercatrice fino all’età di 103 anni.

Maria Montessori
Maria Montessori, nata a Chiaravalle nel 1870, è stata una delle prime donne a ottenere una laurea in medicina in Italia. E’ conosciuta per il metodo educativo che porta il suo nome “Il Metodo Montessori”, adottato in tutto il mondo in migliaia di scuole materne, elementari e superiori. Il suo metodo pedagogico montessoriano si fonda sull’idea centrale secondo cui ciascun bambino possiede un potenziale psichico ed intellettivo unico ed irripetibile e che per questo, nel rispetto del proprio sviluppo, deve essere accompagnato nella crescita in modo da potersi esprimere liberamente. Ha viaggiato in vari paesi per diffondere la propria teoria educativa. In India ha vissuto anche un’esperienza di prigionia con il figlio durante la seconda guerra mondiale, in quanto cittadina di un paese nemico. Le scuole montessoriane vengono ancora oggi preferite ad altre.

Fernanda Pivano
Fernanda Pivano, detta Nanda, nata a Genova nel 1917, è stata una traduttrice e saggista italiana. Una figura di rilievo nel panorama culturale italiano per il suo impegno nella traduzione e divulgazione di opere della letteratura americana contemporanea, in particolare le opere della beat generation. Come saggista, ha confermato in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull’indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.  Era una vivacissima animatrice della cultura, scopritrice di talenti. Una intellettuale indipendente in un periodo in cui i giovani intellettuali erano oppressi dal regime, dalla guerra, dalla povertà e da un isolamento che non era soltanto personale. Attraverso lo studio ha manifestato il modo in cui la donna italiana è potuta uscire dai ruoli mediocri imposti dall’epoca e dal fascismo.

Miuccia Prada
Miuccia Prada, nata a Milano nel 1949,  è una stilista e imprenditrice italiana. Ha trasformato il marchio Prada, che ha ereditato nel 1978 dal nonno fondatore in un simbolo di eleganza e avanguardia conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Ha iniziato a progettare accessori e ha firmato la prima linea di prêt-à-porter, imponendo a livello internazionale il marchio Prada come la griffe tra le più rappresentative del gusto minimalista. Il successo del marchio sono dovute alle sue intuizioni e alle sue collaborazioni. Ha ricevuto il dottorato onorario dal Royal college of art di Londra nel 2000 per la continua sperimentazione di materiali e l’originale innovazione estetica. Nel 2015 è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Teresa Sarti – Strada
Teresa Sarti, coniugata Strada, nata a Sesto San Giovanni nel 1946, è stata una filantropa e docente italiana, cofondatrice con il marito Gino Strada della ONG Emergency nel 1994, della quale è stata anche prima presidente. L’idea di creare un presidio medico in zone di guerra è proprio di Teresa.  Inoltre era convinta che bisognava partire dalle scuole per creare una nuova coscienza e mettere le basi per un mondo migliore. Infatti ha prodotto per gli studenti un fumetto ad hoc, con protagonista il Lupo Alberto, molto amato da bambini e adolescenti. Il motto è: sopra la guerra c’è chi campa, sotto la guerra c’è chi crepa. E’ classificata tra le tredici donne che hanno fatto l’Italia.

Matilde Serao
Matilde Serao, nata a Patrasso nel 1856, è stata una scrittrice e giornalista. Una vera e propria icona nel campo del giornalismo, è stata la prima donna ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino. Il mondo napoletano, così ricco di ispirazione e contraddizioni, nutriva la sua voglia di scrivere, raccontare, e parlare. Per lei il giornalismo era terreno di osservazioni, di costumi, che poi raccontava nei suoi romanzi.. Alle sue note sulla moda, sui cibi, lo sport, gli eventi mondani, le novità del progresso, gli usi e costumi faceva da contraltare un’attenzione particolare a fatti e avvenimenti sociali. Pubblicava articoli anche sul Giornale delle Donne, una delle principali riviste emancipazioniste del tempo.

Franca viola
Franca Viola, nata a Trapani nel 1947, è passata alla storia per essere stata la prima donna italiana ad aver rifiutato un matrimonio riparatore.  A soli diciassette anni, ha avuto il coraggio di alzare la voce e rifiutare il matrimonio riparatore con l’uomo che l’aveva stuprata per otto giorni, riuscendo a denunciarlo e facendogli ottenere una condanna di 11 anni. All’epoca l’articolo 544 del codice penale prevedeva il “matrimonio riparatore”. Infatti la legge la imputava come “donna svergognata”. Secondo la condanna morale del tempo, la ragazza non essendo più vergine doveva sposare il suo stupratore per mantenere l’onore della famiglia, oppure sarebbe rimasta zitella per sempre. Franca e la sua famiglia pronunciarono un rivoluzionario “no”. Per la prima volta nella storia italiana una donna si è opposta alla legge degli uomini e ha cambiato per sempre il corso della giustizia nei casi di abuso. Se oggi la violenza sessuale è un reato punito dalla legge in Italia, il merito va a questa giovane donna fiera e coraggiosa.

Monica Vitti
Monica Vitti, pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma nel 1931, è stata un’attrice italiana molto famosa nel mondo del cinema. Ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni ’50 in film diretti da registi come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini e Mario Monicelli. E’ stata spesso associata alla “trilogia dell’incomunicabilità” di Antonioni, in cui ha interpretato il ruolo di donne inquiete e insoddisfatte, in cerca di un significato nella vita. Un’icona di stile per la sua bellezza e il suo senso di moda. La sua caratteristica voce roca e l’innato brio di attrice comica l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera. Ha vinto numerosi premi per la sua carriera cinematografica. E’ stata anche attivista per i diritti degli animali.

Lina Wertmüller
Lina Wertmüller, nata a Roma nel 1928, è stata una regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana. Ha iniziato la sua carriera collaborando con Federico Fellini come aiuto regista. È stata la prima donna in assoluto ad aver ricevuto una candidatura agli Oscar come migliore regista per il film “Pasqualino Settebellezze” nella cerimonia del 1977. Temi dei suoi film sono vizi e virtù degli uomini e delle donne, di ogni tempo. Mescolava la guerra sessuale e la politica di sinistra in film provocatori che lei definiva grotteschi e che sfidano il genere come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” e “Pasqualino Settebellezze”, che l’hanno affermata come una delle registe più originali degli anni ’70. Nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar onorario alla carriera.


English version

There are many great Italian women who have left their mark on Italian and world history. Women who have seen beyond the boundaries and limits imposed on them by the society of the time. Driven by ambition, patience, courage, tears and the strength of being a woman. Still today they are icons of resourcefulness to look up to for inspiration. They have challenged conventions, established records and forever changed the image of women in our country, becoming points of reference for all of us in history, art, politics, science, literature and many other fields. A paragraph is not enough to narrate the greatness of these 26 women and many others who, due to lack of space, are not included here. I hope this is a starting point to deepen their knowledge, and to inspire you to continue the work started by them.

Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo, born in Alessandria in 1876, is the pseudonym of Marta Felicina Faccio. She was an Italian feminist writer and poet best known for her autobiographical depictions of a woman’s life in late 19th-century Italy. She stood out not only for her talent in journalism and writing, but for a life choice: making the decision to abandon an abusive husband and cultivate her talents by dedicating herself to work. Her masterpiece novel entitled “A Woman”, tells of her own path of rebirth.

Tina Anselmi
Tina Anselmi, born in Castelfranco Veneto in 1927, was an important Italian politician and partisan and the first woman to have held the position of minister of the Italian Republic. She is known above all for having been the main proponent of Italian laws on equal opportunities, for which she has always fought in her political life. Indeed, in 1977, she passed a bill that recognized fathers as the primary guardians of their children and allowed both fathers and mothers to have time off for their children. In the same year, an important law on gender equality in working conditions was passed, of which Anselmi was a fundamental supporter. She chaired the National Commission for Equal Opportunities until 1994. Her role was significant in the introduction of the National Health Service in Italy.

Augusta Bassi
Augusta Bassi, born in Milan in 1926, was one of the main and most aggressive lawyers for the defense of women’s rights. She is famous for having defended the rights of Donatella Colasanti against Angelo Izzo in the trial on the Circeo massacre. She has stood out for her position since the early 1970s, especially for the protection of Fiorella, an 18-year-old rape victim. This was the first Rape Trial to be filmed and broadcast by RAI. In line with her commitment to women’s causes she was a founding member of Telefono Rosa.

Cristina Trivulzio of Belgiojoso
Cristina Trivulzio di Belgiojoso, born in Milan in 1808, was an Italian noblewoman and writer who actively participated in the Italian Risorgimento, coming into contact with all the major protagonists of the time, including Carlo Alberto and Napoleon III. She separated very early from her husband Belgiojoso with whom she had a daughter. She subsidized insurrections, organized a battalion in Naples to contribute to the Five Days of Milan, directed hospitals in Rome during the clashes of 1849. In Paris she held salons with illustrious guests and ventured alone in the East by organizing an agricultural community starting from nothing. She returned to Locate in 1855 and built kindergartens, schools and modernized the country, bringing it to a social level far above the typical situation of that period.

Milla Baldo Ceolin
Milla Baldo Ceolin, born in Legnano in 1924, called the lady of the neutrino, was an Italian physicist and one of the protagonists who made the greatest contribution to the development of 20th century physics. She was the first female professor to take the chair at the University of Padua. Her research has focused on elementary particles and weak interactions. In particular, among her discoveries is the one on mesons K. She was director of the National Institute of Nuclear Physics (INFN) in Padua and directed the “Galileo Galilei” Institute of Physics for five years. She worked on accelerator machines at CERN and also in the United States, Russia and France. On 21 May 2008 she became a member of the Turin Academy of Sciences.

Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti, born in Milan in 1977, is an Italian aviator, engineer, military astronaut, and the first Italian woman in the crews of the European Space Agency. She achieved the European record and the female record for staying in space in a single flight, 199 days, with the ISS Expedition 42 / Expedition 43 Futura mission of 2014-2015. Cristoforetti commanded the NEEMO 23 mission in 2019 to test technologies and targets for deep space missions and lunar seabed explorations. On July 21, 2022, Cristoforetti completed his first spacewalk, which lasted 7 hours and 5 minutes.

Grace Deledda
Grazia Deledda, born in Nuoro in 1871, was the first Italian woman to win the Nobel Prize for literature in 1926. She wrote novels and plays, and is remembered for her unconventionality and her expressive power. Her works draw inspiration from her personal stories which deal with issues of general human interest, such as pain and death, in a deep and warm manner, as well as with the patriarchal traditions of Sardinian society.

Christine de Pizan
Christine de Pizan, or even Cristina da Pizzano, born in Venice in 1364, is recognized as the first professional female writer and poet in the Middle Ages appreciated throughout Europe. She lived in France at the court of Charles V. With her works she managed at only 25 years old, left a widow and without a father, to provide for the economic well-being of her family. “I had to become a man,” she wrote, referring to her task of supporting her three children and her mother. She became famous for claiming female knowledge and female. Her lyrical and narrative works drew inspiration from her own life experience, and not from religious or mythological tradition, as was frequent in her time. She started the so-called Querelle des femmes (“Women’s lawsuit”) after reading two works respectively by Boccaccio and Jean de Meun, who considered women to be vicious by nature. In the work entitled Livre de la Cité des Dames (“Book of the City of Ladies”), she listed examples of virtuous and important women in the history of humanity.

Matilda di Canossa
Matilde di Canossa, perhaps born in Mantua in 1046, was one of the few women who played such an important role in Italian history. She ruled for forty years a State that extended over a large part of northern and central Italy, and participated as a protagonist in the struggle between the Empire and the Church. She became a staunch supporter of the Papacy after being taken prisoner by Emperor Henry III, along with her mother, an experience which greatly impressed her. She separated from Goffredo il Gobbo, to whom she was given in marriage, after only three years. When in 1076 she took full possession of her father’s domains, she became the most important ally of Pope Gregory VII, who was determined to declare the superiority of divine power over all earthly powers, including the Empire. She entered history and legend like no woman before her. Today she rests in the tomb sculpted by Bernini and is called the “honor and glory of Italy”.

Artemisa Gentileschi
Artemisia Gentileschi, born in 1593 in Rome, was one of the first Italian painters who managed to impose her talent in a closed society in which women had no chance to emerge. Her father, a Tuscan-born artist friend of the painter Caravaggio, encouraged her artistic talent. Artemisia’s art was original, despite the Caravaggio influence, with masterpieces of great realism in the complex and fervent artistic panorama of early 1600s Rome. Her story is also linked to the rape process of which she was a victim, and which she had the courage to denounce. Artemisia defied the conventions of her time and is remembered today as a leading artist in the history of Italian art.

Oriana Fallaci
Oriana Fallaci, born in Florence in 1929, was one of the most controversial journalists and writers of the 20th century. From a very young age, the climate of oppression in which she grew up prompted her to take part in the Resistance as an anti-fascist partisan relay. Her vocation for journalism was precocious and was combined with political activism. She became famous for her investigations and reports in her frontal and direct style, such as the one relating to the Vietnam War in 1967. She was able, like few figures in our intellectual culture, to put the parties at odds. Hers was a leading role in a society dominated mainly by male figures.

Margherita Hack
Margherita Hack, born in Florence in 1922, known by the nickname of “lady of the stars”, was an Italian astrophysicist and science popularizer. She was a fulltime professor of astronomy at the University of Trieste, and a member of the most prestigious physics and astronomy societies including ESA and NASA. She discovered Epsilon Aurigae, a supergiant 6,500 light years away and two hundred thousand times brighter than the sun. In 1994 she received the Targa Giuseppe Piazzi for scientific research and in 1995 she was granted the Cortina Ulisse International Prize for scientific dissemination. She has also distinguished herself in the fight for civil rights and in the protection of animals.

Nilde Iotti
Leonilde Iotti, known as Nilde, born in Reggio Emilia in 1920, was an Italian politician, the first woman elected President of the Chamber of Deputies for three legislatures, between 1979 and 1992, for 12 years and 307 days, becoming the president of the Chamber who remained in office for the longest time ever in the history of the Italian Republic.
She was a key political figure in post-war Italy and in the newly formed Republic. As a partisan and communist she actively engaged in numerous ethical and social battles. She was a reformist with the Gospel of the Constitution always in hand and maintained that democracy must renew itself if it wants to be democracy. Her thoughts translated into actions, struggles, proposals for institutional reforms.

Anna Magnani
Anna Magnani, born in Rome in 1908, is considered one of the greatest female actresses in history and a symbol of the Italian neorealist cinema of the time. She was deeply attached to the city of Rome and is probably the woman to whom the history of entertainment in Italy is most closely linked. Her most famous interpretations are in films such as “Rome, open city”, “Bellissima”, “Mamma Roma” and “The tattooed rose”, for which she won an Oscar in 1956 as best actress. Thanks to her acting skill and her fame, she is one of the few Italian actresses who has managed to also have a star on the Hollywood Walk of Fame.

Alda Merini
Alda Merini, born in Milan in 1931, is certainly the greatest Italian poet of the 20th century. She wrote her poems from the age of 15. Even though she lived in poverty due to the war, she pursued her dreams. She’s known for the depth of her poems that were inspired by her troubled life. In fact, because of mental suffering, also due to conjugal violence, she was interned in a psychiatric hospital. It was here that she witnessed the cruelty of doctors and religious persons and she came away from it with a great awareness of pain and the human condition. She herself wrote “I often tell everyone that that cross without justice that was my asylum has only revealed to me the great power of life”. Her phrases about love and life are an inspiration to all women.

Mina
Mina, pseudonym of Mina Anna Maria Mazzini, born in Busto Arsizio in 1940, is undoubtedly the most famous Italian pop singer of all time. She is remembered for her impeccable technique and for her great variety of interpretations. She collaborated with various authors and musicians, including Ennio Morricone, who created for her the arrangement of the song “Se telefonando”. Mina was a real public figure who entered the televisions of all Italians, but also a nonconformist woman who caused a scandal for her life choices, in fact she was also the first Italian woman to wear a miniskirt on television.

Tina Modotti
Tina Modotti, born in Udine in 1896, is considered one of the greatest photographers of the early 20th century. The most important institutes and museums around the world preserve her photographic works. She emigrated from Italy to the United States at the age of sixteen, where she lived a bohemian life thanks also to meeting personalities who lived art all round, such as the photographer Edward Weston, who became her mentor. She fell in love with Mexican culture to which she dedicated her shots that include people and landscapes until 1928 when she met the founder of the Cuban communist party Julio Antonio Mella, assassinated the following year. Because of her political ideas and her ties to the communist party, the photographer was exiled and since 1931 she has totally concentrated on political activism.

Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini, born in 1909 in Turin, was a neurologist and Italian senator for life. Her father was authoritarian and strongly disapproved of women’s post-secondary education. At the age of 20, Rita Levi had understood that she absolutely could not adapt to a female role as conceived by her father and asked him for permission to study medicine. Being poorly educated, in just eight months she studied the full programs of Greek, Latin and mathematics and was admitted to the medical school at the University of Turin. She began her scientific career in danger, as a Jew in fascist Italy and then triumphed with her research on the nervous system in the 1950s which led her to the discovery and identification of the nerve fiber growth factor or NGF, for which she won the Nobel Prize for medicine in 1986. She continued her work as a researcher until the age of 103.

Mary Montessori
Maria Montessori, born in Chiaravalle in 1870, was one of the first women to obtain a medical degree in Italy. She is known for the educational method that bears her name “The Montessori Method”, adopted worldwide in thousands of kindergartens, elementary and high schools. Her Montessori pedagogical method is based on the central idea according to which each child possesses a unique and unrepeatable psychic and intellectual potential and that for this reason, in respect of their own development, they must be accompanied in their growth in order to be able to express themselves freely. She traveled to various countries to spread her educational theory. In India she also lived an experience of imprisonment with her son during the Second World War, as a citizen of an enemy country. Montessori schools are still preferred to others today.

Fernanda Pivano
Fernanda Pivano, known as Nanda, born in Genoa in 1917, was an Italian translator and essayist. She was an important figure in the Italian cultural panorama for her commitment in the translation and dissemination of works of contemporary American literature, in particular the works of the beat generation. As an essayist, she confirmed in Italy a critical method based on direct testimony, on the history of customs and on the historical-social investigation of writers and literary phenomena. She was a very lively promoter of culture, discoverer of talents. She was an independent intellectual at a time when young intellectuals were oppressed by the regime, by war, by poverty and by an isolation that was not only personal. Through her studies she demonstrated the way in which the Italian woman was able to emerge from the mediocre roles imposed by the time and by fascism.

Miuccia Prada
Miuccia Prada, born in Milan in 1949, is an Italian fashion designer and entrepreneur. She transformed the Prada brand, which she inherited in 1978 from her founding grandfather, into a symbol of elegance and avant-garde, renowned and admired all over the world. She started designing accessories and signed the first prêt-à-porter line, establishing the Prada brand internationally as one of the most representative of minimalist taste. The success of the brand is due to her insights and her collaborations. She was awarded an honorary doctorate from the Royal college of art in London in 2000 for continued experimentation with materials and original aesthetic innovation. In 2015 she was awarded the title of Knight Grand Cross of the Order of Merit of the Italian Republic.

Teresa Sarti – Strada
Teresa Sarti, married Strada, born in Sesto San Giovanni in 1946, was an Italian philanthropist and Italian teacher, co-founder with her husband Gino Strada of the NGO Emergency in 1994, of which she was also the first president. The idea of creating a medical facility in war zones belongs to Teresa. Furthermore, she was convinced that it was necessary to start from the schools to create a new awareness and lay the foundations for a better world. In fact, she produced an ad hoc comic strip for the students, starring Lupo Alberto, much loved by children and adolescents. The motto is: above the war there are those who live, under the war there are those who die. She is classified among the thirteen women who made Italy.

Matilde Serao
Matilde Serao, born in Patras in 1856, was a writer and journalist. A true icon in the field of journalism, she was the first woman to have founded and directed a newspaper, Il Mattino. The Neapolitan world, so full of inspiration and contradictions, nourished his desire to write, tell and speak. For her, journalism was a field of observations, of customs, which she then recounted in her novels. Her notes on fashion, food, sport, worldly events, the novelties of progress, customs and traditions were counterbalanced by particular attention to social facts and events. She also published articles in the Giornale delle Donne “The Women’s Magazine”, one of the leading emancipationist magazines of the time.

Franca Viola
Franca Viola, born in Trapani in 1947, went down in history for being the first Italian woman to have refused a shotgun wedding. At just seventeen, she had the courage to raise her voice and refuse the shotgun wedding with the man who had raped her for eight days, managing to report him and getting him an 11-year sentence. At the time, article 544 of the penal code provided for the “shotgun wedding”. In fact, the law imputed her as a “shameless woman”. According to the moral condemnation of the time, the girl, no longer a virgin, had to marry her rapist to maintain the family honor, or else she would remain a spinster forever. Franca and her family pronounced a revolutionary “no”. For the first time in Italian history, a woman opposed the law of men and changed the course of justice in cases of abuse forever. If today sexual violence is a crime punishable by law in Italy, the credit goes to this proud and courageous young woman.

Monica Vitti
Monica Vitti, pseudonym of Maria Luisa Ceciarelli, born in Rome in 1931, was a very famous Italian actress in the world of Italian cinema. She began her film career in the 1950s in films by directors such as Michelangelo Antonioni, Federico Fellini and Mario Monicelli. She was often associated with Antonioni’s “Trilogy of Incommunicability”, in which she played the role of restless and dissatisfied women, in search of meaning in life. She is a style icon for her beauty and her fashion sense. Her characteristic husky voice and her innate comedic panache accompanied her for almost forty years of career. She has won numerous awards for her film career. She was also an animal rights activist.

Lina Wertmüller
Lina Wertmüller, born in Rome in 1928, was an Italian director, screenwriter and writer. She began her career collaborating with Federico Fellini as assistant director. She was the first woman ever to have received an Oscar nomination for best director for the film “Pasqualino Settebellezze” in the 1977 ceremony. Themes of her films are the vices and virtues of men and women, of all times. She mixed sex warfare and left-wing politics in provocative films she described as grotesque and genre-defying such as “Metalworker Mimì Wounded in Honor,” “Swept Away by an Unusual Fate in the Blue Sea of August,” and “Pasqualino Settebellezze.” , which established her as one of the most original directors of the 1970s. In 2020 she was awarded the Honorary Academy Award for Her Lifetime Achievement.

The career of the movie icon, Sophia Loren

La carriera di Sophia Loren

(English follows)

Sophia Loren è una donna italiana amata e rispettata in tutto il mondo, un’icona del cinema internazionale, armata non solo di bellezza e fascino, ma soprattutto di rigore, tenacia e disciplina.

Dietro tanto successo si nasconde un’infanzia di estrema povertà e anni di duro lavoro. La sua vita è un affresco della società della seconda metà del secolo scorso.

Sophia Loren è il nome d’arte di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nata a Roma il 20 settembre 1934 in un reparto d’ospedale per donne non sposate. Sua madre Romilda Villani è una bellissima donna che sogna di diventare una stella del cinema e vince il concorso come sosia di Greta Garbo, ma non riesce a realizzare il suo sogno di andare a Hollywood. Suo padre Riccardo Scicolone, un giovane ingegnere, finge di essere un produttore cinematografico, una delle sue tante bugie. 

Sposato con un’altra donna, rifiuta di adottare la figlia illegittima, ma le permette di prendere il suo cognome.

Intanto la madre continua la sua relazione con Riccardo con cui concepisce nel 1937 la seconda figlia, Maria, ma lui rifiuta di riconoscerla.

Non potendosi permettere di vivere a Roma, Romilda torna con le figlie a vivere a Pozzuoli con la sua famiglia. Sofia cresce in estrema povertà e da bambina ha anche il soprannome di “stuzzicadenti” a causa della sua magrezza.

In questo periodo l’Italia è trascinata da Mussolini nella seconda guerra mondiale e la vita diventa un inferno a Pozzuoli. Il cibo manca e bisogna ricorrere a misure estreme per sopravvivere. Per circa 5 anni lottano contro la fame, la malattia e il pericolo.

Alla fine della guerra Sofia trova rifugio nel nuovo cinema di paese dove guarda film americani. I suoi preferiti sono i film romantici con Cary Grant e Tyrone Power. Da bambina magra e malata, Sofia diventa un’adolescente di una bellezza sorprendente. La mamma realizza che la bellezza della figlia offre una speranza di sfuggire alla povertà e l’accompagna a Roma in cerca di successo.

Nel 1950 vince il titolo di Miss Eleganza al concorso di Miss Italia a Roma durante il quale incontra il produttore Carlo Ponti, che diventa suo pigmalione artistico e la cambia il nome a Sophia Loren. Inizia la carriera di modella e fa il suo debutto cinematografico recitando in “Quo Vadis?”. Tra il 1950 e il 1952 recita in diversi fotoromanzi e fa piccole apparizioni in film minori che le permettono di pagare un modesto bilocale con la madre e la sorella.

Negli anni seguenti ottiene ruoli principali in una dozzina di film come “L’Africa sotto i mari”, “Aida”, e “Attila” con Anthony Quinn.

Nel 1954 inizia una lunga e proficua collaborazione con il regista Vittorio De Sica, che dirige  alcuni dei suoi più grandi successi.

La stampa italiana chiama l’anno 1955, l’anno di Sofia. A 21 anni ha già alle spalle 36 film.

Ormai una stella in Italia, Carlo Ponti pianifica il suo approdo a Hollywood. Sofia prende lezioni d’inglese e lancia la sua carriera internazionale. 

Riconoscendo le sue doti artistiche Paramount Pictures le offre un contratto di 4 film.  

Le apparizioni cinematografiche degne di nota in questo periodo includono “Orgoglio e Passione” (“The Pride and the Passion”), “La Baia di Napoli” (“It Started in Naples”) e “Un marito per Cinzia” (“Houseboat”) con Cary Grant.

Nel film “L’orchidea nera”, dove torna a recitare al fianco di Anthony Quinn, rivela la sua bravura a immergersi nella propria psiche.

Nel 1959 tutto quello che lei, sua madre e Carlo sognavano diventa realtà quando al Festival di Venezia Sofia vince il premio come migliore attrice nel film “L’orchidea nera”. 

Nel 1960 Vittorio De Sica annuncia di voler scegliere Sofia nel film “La Ciociara” come la figlia di una contadina durante la 2a guerra mondiale, ma Anna Magnani nel ruolo della madre rifiuta di essere la madre di Sofia. De Sica sorprende tutti e sceglie Sofia come la madre, nonostante i timori di Sofia di non avere la maturità e la profondità richieste dal ruolo a soli 26 anni. Ma De Sica sa che l’infanzia di Sofia le ha dato la preparazione necessaria. Parlando del ruolo, Sofia dice che si è immedesimata nella vita di sua madre.

Per il suo ruolo in “La Ciociara” vince molti premi tra cui  l’Oscar nel 1962. E’ la prima artista a vincere un Oscar per un film straniero con il miglior ruolo da protagonista.

Sofia continua a mostrare di essere un’attrice di grande talento e spessore nei suoi ruoli successivi tra cui “El Cid” e “la Caduta dell’Impero Romano.” La sua spontaneità napoletana non è comune nel cinema americano.

Sofia, Carlo e Vittorio iniziano a una serie di nuovi progetti. Nel 1963 recita con Marcello Mastroianni in “Ieri, oggi, domani” che dà inizio al loro duo romantico dello schermo. Con “Matrimonio all’italiana” riceve la sua seconda nomination agli Oscar.

Sofia è ora l’attrice preferita al mondo richiesta dai maggiori studi cinematografici. Assume ruoli in film prestigiosi come “Arabesque” con Gregory Peck e “la Contessa di Hong Kong” con Marlon Brando, diretto da Charlie Chaplin.

Nel 1975 “Un giorno speciale” con Marcello Mastroianni diventa un altro acclamato successo internazionale. Sofia dice che “La ciociara” è il film della sua giovinezza, mentre “Un giorno speciale” è quello dell’età adulta.

Dopo aver messo su famiglia all’inizio degli anni ’70, la Loren sceglie di fare solo apparizioni cinematografiche occasionali e anche film per la TV, tra cui “Mamma Lucia”.

Pubblica anche un’autobiografia intitolata “Sophia’s Life and Love: Her Own Story”, che vende milioni di copie.

Nel 1991 Sophia riceve l’Oscar alla carriera e la Legion d’Onore francese. 

Nel 1994 torna sul set con il suo amato Marcello nella commedia Pret-a-porter.  Negli anni successivi, appare in film americani come “Grumpier Old Men” e “Nine”, ispirato a “Otto e mezzo” di Fellini.

Nel 1998 vince il Leone d’Oro, il Premio alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, e il Pallone d’Oro.

Nel 1999 riceve il Premio David di Donatello alla carriera. Sofia detiene il record con sei David di Donatello come migliore attrice.

Nel 2014 partecipa in una serie di iniziative volte a festeggiare i suoi 80 anni.

Al 67mo Festival di Cannes è omaggiata Fuori Concorso con il cortometraggio diretto dal figlio Edoardo Ponti, “Voce umana”, in cui è protagonista.

Sofia recita nel 2021 nel film “La vita davanti” diretto dal figlio, Edoardo Ponti, il quale dice che il ruolo è perfetto per sua madre, che ha una combinazione di forza, fragilità, umorismo e irriverenza, ma soprattutto amore.


  • Nome: Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone
  • Nome d’arte: Sophia Loren
  • Data di Nascita: 20 settembre 1934
  • Luogo di nascita: Roma, Lazio, Italia
  • Madre: Romilda Villani
  • Padre: Riccardo Scicolone
  • Sorella: Anna Maria Scicolone
  • Marito: Carlo Ponti
  • Figlio: Carlo Ponti Jr. (n. 29-Dec-1968)
  • Figlio: Edoardo Ponti (n. 6-Jan-1973)

Filmografia:

  1. 1949 – Cuori sul mare – Attore – Ragazza al ristorante ‘Zi Teresa’
  2. 1950 – Le sei mogli di Barbablù – Attore – Una delle ragazze rapite
  3. 1950 – Luci del varietà – Attore – Ballerina
  4. 1950 – Il voto – Attore – Una popolana
  5. 1950 – Lebbra bianca – Attore – Una ragazza della pensione Gorini
  6. 1950 – Io sono il Capataz – Attore – Segretaria del Dittatore
  7. 1951 – Anna – Attore – Assistente di Vittorio al Night …
  8. 1951 – Era lui… sì! sì! – Attore – Odalisca/Modella
  9. 1951 – Il sogno di Zorro – Attore – Conchita
  10. 1951 – Il mago per forza – Attore – La sposina
  11. 1951 – Totò Tarzan – Attore – Ragazza del Circolo Tarzanista
  12. 1951 – Milano miliardaria – Attore – Commessa del bar
  13. 1951 – Il padrone del vapore – Attore – Ballerinetta
  14. 1952 – La tratta delle bianche – Attore – Elvira
  15. 1952 – Africa sotto i mari – Attore – Barbara Lama
  16. 1952 – È arrivato l’accordatore – Attore – Amica di Giulietta
  17. 1952 – La favorita – Attore – Leonora di Guzman
  18. 1953 – Ci troviamo in galleria – Attore – Marisa
  19. 1953 – Un giorno in pretura – Attore – Anna la ladra
  20. 1953 – La domenica della buona gente – Attore – Ines
  21. 1953 – Aida – Attore – Aida
  22. 1953 – Il paese dei campanelli – Attore – Bonbon
  23. 1953 – Due notti con Cleopatra – Attore – Cleopatra/Nisca
  24. 1953 – Carosello napoletano – Attore – Sisina
  25. 1954 – Pellegrini d’amore – Attore – Beppina Delli Colli/Giulietta
  26. 1954 – Miseria e nobiltà – Attore – Gemma, figlia di Don Gaetano
  27. 1954 – Peccato che sia una canaglia – Attore – Lina Stroppiani
  28. 1954 – Attila – Attore – Onoria
  29. 1954 – Tempi nostri – Attore – La ragazza (“La macchina fotografica”)
  30. 1954 – L’oro di Napoli – Attore – Sofia, la pizzaiola (“Pizze a …
  31. 1955 – Pane, amore e… – Attore – Sofia la “smargiassa”
  32. 1955 – Il segno di Venere – Attore – Agnese Tirabassi
  33. 1955 – La bella mugnaia – Attore – Carmela, la mugnaia
  34. 1955 – La donna del fiume – Attore – Nives Mangolini
  35. 1956 – La fortuna di essere donna – Attore – Antonietta Fallari
  36. 1957 – Timbuctù – Attore – Dita
  37. 1957 – Il ragazzo sul delfino – Attore – Fedra
  38. 1957 – Orgoglio e passione – Attore – Juana
  39. 1958 – Orchidea nera – Attore – Rosa Bianco
  40. 1958 – Un marito per Cinzia – Attore – Cinzia Zaccardi
  41. 1958 – La chiave – Attore – Stella
  42. 1958 – Desiderio sotto gli olmi – Attore – Anna Cabot
  43. 1959 – Quel tipo di donna – Attore – Kay
  44. 1959 – Il Diavolo in calzoncini rosa – Attore – Angela Rossini
  45. 1960 – La miliardaria – Attore – Epifania Parerga
  46. 1960 – La ciociara – Attore – Cesira
  47. 1960 – Olympia – Attore – Principessa Olympia
  48. 1960 – La baia di Napoli – Attore – Lucia Curcio
  49. 1961 – El Cid – Attore – Jimena de Gormaz
  50. 1961 – Madame Sans-Gêne – Attore – Catherine Heubscher detta Madame Sans-Gê…
  51. 1962 – Boccaccio ’70 – Attore – Zoe (“La riffa”)
  52. 1962 – Il coltello nella piaga – Attore – Lisa Macklin
  53. 1962 – I sequestrati di Altona – Attore – Johanna
  54. 1963 – Ieri, oggi, domani – Attore – Adelina Sparano/Anna Molteni/Mara
  55. 1964 – La caduta dell’Impero romano – Attore – Lucilla
  56. 1964 – Matrimonio all’italiana – Attore – Filumena Marturano
  57. 1965 – Judith – Attore – Judith
  58. 1965 – Operazione Crossbow – Attore – Nora
  59. 1965 – Lady L – Attore – Lady L/Louise Lendale
  60. 1966 – Arabesque – Attore – Yasmin Azir
  61. 1967 – C’era una volta – Attore – Isabella Candeloro
  62. 1967 – La contessa di Hong Kong – Attore – Natascia Alexandroff
  63. 1967 – Questi fantasmi – Attore – Maria Lojacono
  64. 1969 – I girasoli – Attore – Giovanna
  65. 1970 – La moglie del prete – Attore – Valeria Billi
  66. 1971 – La mortadella – Attore – Maddalena Ciarrapico
  67. 1972 – L’uomo della Mancha – Attore – Aldonza/Dulcinea
  68. 1972 – Bianco, rosso e… – Attore – Suor Germana
  69. 1974 – Breve incontro – Attore – Anna Jesson
  70. 1974 – L’accusa è: violenza carnale e omicidio – Attore – Teresa Leoni
  71. 1974 – La pupa del gangster – Attore – Pupa
  72. 1974 – Il viaggio – Attore – Adriana De Mauro
  73. 1975 – Un sorriso, uno schiaffo e un bacio in bocca – Attore
  74. 1976 – Cassandra Crossing – Attore – Jennifer Chamberlain
  75. 1977 – Angela – Il suo unico peccato era l’amore… il suo unico amore era il figlio – Attore – Angela Kincaid
  76. 1977 – Una giornata particolare – Attore – Antonietta Tiberi
  77. 1978 – Obiettivo “Brass” – Attore – Mara
  78. 1978 – Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova, si sospettano moventi politici – Attore – Concetta Paternò
  79. 1979 – Bocca da fuoco – Attore – Adele Tasca
  80. 1980 – SuperTotò – Attore
  81. 1984 – Qualcosa di biondo – Attore – Aurora
  82. 1986 – Madre coraggio – Attore – Marianna Miraldo
  83. 1988 – Mamma Lucia – Attore – Lucia
  84. 1989 – La ciociara – Attore – Cesira
  85. 1990 – Sabato, domenica e lunedì – Attore – Rosa Priore
  86. 1994 – Pret-a-Porter – Attore – Isabella de la Fontaine
  87. 1995 – That’s Amore – Due improbabili seduttori – Attore – Maria Sophia Coletta Ragetti
  88. 1997 – Soleil – Attore – Mamma Lévy
  89. 2001 – Francesca e Nunziata – Attore – Francesca Montorsi
  90. 2002 – Cuori estranei – Attore – Olivia
  91. 2004 – La terra del ritorno – Attore – Teresa Innocente
  92. 2004 – Peperoni ripieni e pesci in faccia – Attore – Maria
  93. 2007 – Sophia: ieri, oggi, domani – Attore – Se stessa
  94. 2009 – Nine – Attore – Madre di Guido
  95. 2010 – L’ultimo Gattopardo – Ritratto di Goffredo Lombardo – Attore – Se stessa
  96. 2011 – Schuberth – L’Atelier della Dolce Vita – Attore
  97. 2012 – Love, Marilyn – Attore – Se stessa
  98. 2013 – Voce umana – Attore – Angela
  99. 2015 – Dietro gli occhiali bianchi – Attore – Se stessa
  100. 2020 – La vita davanti a sé – Attore – Madame Rosa

Documentario su Sophia Loren

GUARDA DUE FILM:

Peccato che sia una canaglia (1954)

La fortuna di essere donna (1956)

English version:

Sophia Loren is an Italian woman loved and respected all over the world, an icon of international cinema, armed not only with beauty and charm, but above all with rigor, tenacity and discipline.

Behind so much success, hides a childhood of extreme poverty and years of hard work. Her life is a fresco of the society of the second half of the last century.

Sophia Loren is the stage name of Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, born in Rome on 20 September 1934 in a hospital ward for unmarried women. Her mother Romilda Villani is a beautiful woman who dreams of becoming a movie star and wins the competition as an impersonator of Greta Garbo, but she fails to realize her dream of going to Hollywood. Her father Riccardo Scicolone, a young engineer, pretends to be a film producer, one of his many lies.

Married to another woman, he refuses to adopt his illegitimate daughter, but allows her to take her surname.

Meanwhile, her mother continues her relationship with Riccardo with whom she conceives in 1937 her second daughter, Maria, but he refuses to recognize her.

Unable to afford to live in Rome, Romilda returns with her daughters to live in Pozzuoli with her family. Sofia grows in extreme poverty and as a child her nickname is “toothpick” (stuzzicadenti) due to her thinness.

In this period, Italy is dragged by Mussolini into the Second World War and life becomes hell in Pozzuoli. Food is lacking and extreme measures must be used to survive. For about 5 years they fight against hunger, disease and danger.

At the end of the war, Sofia finds refuge in the new village cinema where she watches American films. Her favorites are romantic films with Cary Grant and Tyrone Power. From a thin and sick child, Sofia becomes a teenager of surprising beauty. Her mother realizes that the beauty of her daughter offers a hope of escaping poverty and she accompanies her to Rome in search of success.

In 1950 she wins the title of Miss Elegance at the Miss Italia contest in Rome during which she meets the producer Carlo Ponti, who becomes her artistic pygmalion and changes her name to Sophia Loren. She begins her modeling career and makes her film debut starring in “Quo Vadis?”. Between 1950 and 1952 she stars in several photo novels and makes small appearances in minor films that allowed her to pay for a modest one-bedroom apartment with her mother and sister.

In the following years she lands leading roles in a dozen films such as “Africa Under the Sea”, “Aida”, and “Attila” with Anthony Quinn.

In 1954 she begins a long and fruitful collaboration with film director Vittorio De Sica, who directs some of her greatest films.

The Italian press calls the year 1955 the year of Sofia. At 21, she already has 36 films behind her.

Now a star in Italy, Carlo Ponti plans her arrival in Hollywood. Sofia takes English lessons and launches her international career.

Recognizing her artistic talents, Paramount Pictures offers her a 4-film contract.

Notable film appearances during this period include “Pride and the Passion”, “La Baia di Napoli”, and “Houseboat” ) with Cary Grant.

In the film “The Black Orchid”, where she returns to act alongside Anthony Quinn, she reveals her ability to immerse herself in her own psyche.

In 1959, everything she, her mother and Carlo dreamed of become reality when Sofia wins the award for best actress in the film “The Black Orchid” at the Venice Film Festival.

In 1960 Vittorio De Sica announces that he wants to choose Sofia in the film “La Ciociara” (Two Women) as the daughter of a peasant woman during the 2nd World War, but Anna Magnani in the role of her mother refuses to be Sofia’s mother. De Sica surprises everyone and chooses Sofia as the mother, despite Sofia’s fears of not having the maturity and depth required by her role at just 26 years old. But De Sica knows that Sofia’s childhood gave her the necessary preparation. Speaking of her role, Sofia says that she identified with the life of her mother.

For her role in “La Ciociara” she wins many awards including the Oscar in 1962. She is the first artist to win an Oscar for a foreign film with the best leading role.

Sofia continues to show that she is an actress of great talent and depth in her later roles including “El Cid” and “The Fall of the Roman Empire.” Her Neapolitan spontaneity is not common in American cinema.

Sofia, Carlo and Vittorio begin a series of new projects. In 1963 she stars with Marcello Mastroianni in “Yesterday, today, tomorrow” which begins their romantic screen duo. With “Matrimonio all’italiana” she receives her second Oscar nomination.

Sofia is now the world’s favorite actress requested by major film studios. She takes on roles in prestigious films such as “Arabesque” with Gregory Peck and “The Countess of Hong Kong” with Marlon Brando, directed by Charlie Chaplin.

In 1975 “A special day” with Marcello Mastroianni becomes another acclaimed international success. Sofia says that “La ciociara” is the film from her youth, while “A special day” is that of adulthood.

After starting a family in the early 1970s, Loren chooses to make only occasional film appearances and some TV movies, including “Mamma Lucia”.

She also publishes an autobiography called “Sophia’s Life and Love: Her Own Story”, which sells millions of copies.

In 1991 Sophia receives the Academy Award for Lifetime Achievement and the French Legion of Honor.

In 1994 she returns to the set with her beloved Marcello in the comedy Pret-a-porter. In the following years, she appears in American films such as “Grumpier Old Men” and “Nine”, inspired by Fellini’s “Eight and a Half”.

In 1998 she won the Leone d’Oro, the Lifetime Achievement Award at the Venice Film Festival, and il Pallone D’Oro.

In 1999 she receives the David di Donatello Award for her career. Sofia holds the record with six David di Donatello as best actress.

In 2014 she participates in a series of initiatives aimed at celebrating her 80th birthday.

At the 67th Cannes Film Festival she is honored Out of Competition with the short film directed by her son Edoardo Ponti, “Human voice”, in which she is the protagonist.

Sofia stars in 2021 in the film “La vita prima” directed by her son, Edoardo Ponti, who says that the role is perfect for his mother, who has a combination of strength, fragility, humor and irreverence, but above all love.

Top Italian articles of the year | Gli articoli migliori dell’anno

Nel 2021 abbiamo esplorato la lingua italiana, ma anche dei gioielli culturali.
In 2021 we explored the Italian language, but also some cultural jewels.

“Domus volusi fausti”, una scritta davanti a una casa tra le rovine di Pompei –
“I wanted a happy home”, a sign in front of a house in the ruins of Pompeii.

Rintracciamo il percorso fatto insieme quest’anno attraverso la bellissima lingua italiana, la magica cultura, l’infinito vocabolario e, dulcis in fundo, i viaggi nella magnifica terra italiana.

Quale ti è piaciuto di piu?

Let’s trace the journey made together this year through the beautiful Italian language, the magical culture, the infinite vocabulary and, last but not least, traveling to the magnificent Italian land.
Which one did you like the most?

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Maria Messina, la scrittrice siciliana dimenticata
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Female Italian writers | Maria Messina, the forgotten Sicilian writer

Maria Messina, la scrittrice siciliana dimenticata

La letteratura era una delle mie materie preferite a scuola. Tuttavia, quando ero più giovane non ero consapovole del fatto che i nostri libri di scuola trascurassero le scrittrici italiane. Leggevamo Machiavelli, Dante, Calvino, ma nei nostri pesanti volumi non c’era menzione di Alda Merini, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Anna Maria Ortese, Matilde Serao, Maria Messina,….

Pensavo che non esistessero scrittrici italiane ed è un peccato che le giovani ragazze italiane in particolare non siano a conoscenza delle menti creative femminili del nostro passato. Ho scoperto Maria Messina solo di recente, e mi chiedo quanto avesse potuto essere influente il suo lavoro durante i miei anni formativi.

Literature was one of my favorite subjects in school. However, little did I know when I was younger that our school books neglected to include Italian female writers. We read Machiavelli, Dante, Calvino, but there was no mention in our thick tomes of Alda Merini, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Matilde Serao, Maria Messina,….
I used to think that there weren’t any female Italian writers and it is a shame that young Italian girls in particular are not aware of the female creative minds of our past. I only discovered Maria Messina recently, and it makes me wonder how influential her work could have been during my formative year.

Maria Messina nacque in provincia di Palermo nel 1887 e fu autodidatta. Il fratello maggiore la incoraggiò ad intraprendere la carriera di scrittrice e all’età di ventidue anni iniziò un’intensa corrispondenza con Giovanni Verga. Pubblicò poi una serie di racconti tra il 1909 e il 1921, tra cui una novella, Luciuzza, pubblicata nel 1914 su una rivista letteraria chiamata Nuova Antologia, grazie al sostegno di Verga. Per molti anni visse a Mistretta, un piccolo paese adagiato sui Monti Nebrodi, dove sono ambientate molte delle sue storie.

Sembra che il suo nome abbia iniziato a svanire lentamente e gradualmente dopo la sua morte prematura, e di conseguenza i suoi libri sono andati fuori stampa, dimenticati dalla storia letteraria del Novecento.
Per fortuna nel 1980 fu riscattata dall’oblio e riscoperta da Leonardo Sciascia, tanto che molte sue opere sono state ripubblicate. Ora è tra le scrittrici più celebri del primo Novecento, ed è inclusa nel progetto Le Autrici della Letteratura Italiana. Dal 1986 i suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, inglese e spagnolo.

Maria Messina was born in the province of Palermo in 1887 and was self-educated. Her older brother encouraged her to begin a writing career and at the age of twenty-two she began an intense correspondence with Giovanni Verga. She then published a series of short stories between 1909 and 1921, among which a novella, Luciuzza, published in 1914 in a literary magazine called Nuova Antologia, thanks to Verga’s support. For many years, she lived in Mistretta, a small town nestled in the Nebrodi Mountains, where many of her stories are set.
It seems that her name started to fade slowly and gradually after her premature death, so her books went out of print. Forgotten by the literary history of the twentieth century. Luckily in 1980 she was redeemed from oblivion and rediscovered by Leonardo Sciascia so that many of her works were republished. She is now among the most celebrated woman writers of the early 20th century, and is included in The Women Authors of Italian Literature project. Since 1986 her books have been translated into French, German, English, and Spanish.

Tra i temi principali di Messina vi sono l’isolamento e l’oppressione delle giovani donne in Sicilia e nella cultura siciliana. Inoltre, i suoi scritti si concentrano sul dominio maschile e sulla sottomissione femminile che sono inerenti alle relazioni affettive. Il romanzo “La casa nel vicolo” segnò una svolta importante nella scrittura messinese, poiché si avvaleva di condizioni psicologiche. Alcuni credono che Messina non fosse una femminista poiché presentava l’oppressione delle donne come inevitabile e ciclica. Anche se fosse, le sue donne rappresentano potenti dichiarazioni di sfida.

Di recente ho letto “Ragazze siciliane”, pubblicato originariamente nel 1921 dall’editore Le Monnier di Firenze, che comprende 8 racconti i cui temi riguardano, come commenta la stessa autrice in una nota dell’autunno 1920, “figlie di poveri dipendenti e piccoli proprietari […] che abitano in paesini piccoli, chiusi e remoti, dove l’abitudine scandisce un ritmo uguale, dove le notizie e i rumori arrivano tardi, come voci attutite dalla lontananza”. Eppure, anche loro, «pur continuando a camminare nei sentieri tracciati dall’esperienza degli anziani, sognando bambini da cullare, una casa da gestire… parlano del desiderio di libertà».

Among Messina’s main themes are the isolation and oppression of young women in Sicily and in Sicilian culture. Additionally, her writing focuses on male dominance and female submission that are inherent to emotional relationships. The novel “La casa nel vicolo” marked an important turning point in Messina’s writing, as it made use of psychological conditions. Some believe Messina was not a feminist since she presented the oppression of women as inevitable and cyclical. Even so, her women represent powerful statements of challenge.
I’ve recently been reading “Sicilian girls”, originally published in 1921 by the publisher Le Monnier of Florence, which includes 8 short stories whose themes concern, as the author herself commented in a note dated autumn 1920, “daughters of poor employees and small owners […] who live in small, closed and remote villages, where habit marks an equal rhythm, where news and noise arrive late, like voices muffled by distance “. Yet, even they, “while continuing to walk in the paths traced by the experience of the elderly, dreaming of babies to be cradled, a house to be managed … they speak of the desire for freedom.”

Maria Messina apre le porte di un mondo mediocre, chiuso nel proprio egoismo e resistente a ogni cambiamento, un mondo piccolo borghese la cui unica preoccupazione è salvare la faccia di fronte alla comunità di cui fa parte. Non è facile evadere da questo universo ristretto e spesso meschino, soprattutto per chi, come le donne che descrive, non è in grado di esercitare la propria libertà interiore. Le “prigioni” che descrive, che racchiudono sia le vittime che i persecutori, sono i circoli chiusi all’interno dei quali i protagonisti si vedono vivere. Nella rinuncia, nella resa, nell’accettazione di ciò che è considerato ineluttabile, non c’è debolezza o accidia, ma il segno di una realtà da scontare.

Dopo aver letto in “Ragazze siciliane” il racconto straziante di una bambina di nome Luciuzza, abbandonata nelle mani dei parenti dopo la prematura scomparsa della madre, mi chiedo quanto di quel mediocre mondo dipinto da Maria Messina appartenga al passato e quanto sia in realtà abilmente nascosto ai nostri giorni.

Maria Messina opens the doors of a mediocre world, closed in its own selfishness and resistant to any change, a world of petty bourgeois whose only concern is to save face in the face of the community to which it belongs. It is not easy to escape from this restricted and often petty universe, especially for those who, like the women she describes, are unable to exercise their inner freedom. The “prisons” she describes, which enclose both the victims and the persecutors, are the closed circles within which the protagonists see themselves living. In the renunciation, in the surrender, in the acceptance of what is considered ineluctable, there is no weakness or sloth, but the sign of a reality to be discounted.
After reading in “Sicilian girls” the wrenching short story of a little girl named Luciuzza, abandoned to her relatives after the premature death of her mother, I wondered how much of that mediocre world depicted by Maria Messina belongs to the past and how much is actually shrewdly concealed in our modern day.

Ragazze Siciliane


Free stay in exchange for a book | In Macchiagodena, a village in Molise

Regala un libro. Soggiorni gratis a Macchiagodena, un borgo Molisano

L’idea per rilanciare turismo e cultura e riscoprire la lentezza nasce nel comune di Macchiagodena, un borgo del Molise, in provincia di Isernia. Basterà pagare consegnando un libro, magari il proprio preferito, per ricevere in cambio soggiorni gratis. Il comune mette a disposizione stanza in Bed and Breakfast e Agriturismi. Qualsiasi tipo di volume è valido! Un romanzo, un libro di poesie, un libro per bambini…

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The language of wine between art and taste

Il linguaggio del vino tra arte e gusto

(English translation below)

Ascolta la versione audio (7 minuti) / Listen to the audio version (7 minutes):

Dicono che bere vino rosso ogni tanto faccia bene alla salute. Ammetto che quest’anno ne ho bevuto più del solito, senza esagerare ovviamente.

Avevo in programma di festeggiare il compleanno di mio padre insieme a lui a settembre stappando una bottiglia di Tintilia del Molise, il nostro vino preferito, ma purtroppo la vita ha deciso diversamente e non ne avremo più l’occasione.

Nell’antichità il vino, “Nettare Divino”, rappresentava l’allegoria di benessere, prosperità e abbondanza. Speriamo sia vero!

Bacco, chiamato Dioniso nell’antichità greca, è il dio del vino, delle feste e della perdizione. Dato il suo carattere energico e chiassoso, veniva chiamato Bacco, che in greco significa “clamore – baccano”, nome adottato dalla cultura romana proprio per identificare Dioniso. Molti artisti lo hanno reso protagonista delle loro opere. Vediamone alcune.

Ecco un pdf con le parole del vino / Here’s a pdf with a list of wine words :

Bacco e il Vesuvio – L’affresco raffigura Bacco con il corpo ricoperto da acini e un alto monte isolato, con le pendici ricoperte da filari di viti. Potrebbe essere il Vesuvio prima dell’eruzione del 79 d.C., e dunque con una sola cima, oppure il monte Nisa dove, secondo la leggenda, Dioniso sarebbe stato allevato.

Affresco Bacco e il Vesuvio – Pompei

Il Bacco di Michelangelo – E’ rappresentato in una veste giovanile con in mano una coppa, mentre sta barcollando a causa dell’ubriachezza. Il forte realismo della statua rende il movimento di Bacco ubriaco fluido e verosimile. Un piccolo satiro si trova dietro Bacco, il quale approfitta per mangiare dell’uva di nascosto nell’attimo di debolezza del dio. Includerlo all’interno della composizione serve ad indurre lo spettatore a girare attorno alla statua, apprezzandone ogni singolo dettaglio.

Michelangelo Buonarroti – Il Bacco, 1496–1497

Il Bacco adolescente di Caravaggio: “Nel dipingere il Bacco, Caravaggio avrebbe potuto, e per alcuni dovuto, affrontare il soggetto mitologico secondo la buona tradizione rinascimentale. Il giovane appare ben lontano dall’essere una classica figura idealizzata. Il vero soggetto del dipinto sarebbe, insomma, la semplice rappresentazione di uno scherzoso travestimento. Caravaggio, prendendosi gioco della gloriosa tradizione classica e rinascimentale, facendosi beffa del pubblico, avrebbe ritratto un suo amico un po’ stordito dai fumi dell’alcol, chiedendogli di tenere in mano un bicchiere di vino e posando davanti a lui della frutta di qualche giorno.” – ArteSvelata.it

Michelangelo Merisi da Caravaggio  – Bacco adolescente, 1597

Ascolta il podcast di Arte Svelata sul Bacco di Caravaggio/ Listen to the podcast by Arte Svelata about il Bacco by Caravaggio:

Il Bacco di Arianna: alcuni dipingono utilizzando colori, tempere, acrilico, acquerello, matite e altri come Arianna Greco invece scelgono il nettare degli dei per creare quella che è stata battezzata arte enoica, capace di dare vita a profumatissimi capolavori enocromatici.
Come nasce questa passione di Arianna?
“Dipingere con il vino è una tecnica particolarissima e di non facile realizzazione in quanto necessita di abilità tecnica e di conoscenze in campo chimico. Sono opere d’arte che hanno i profumi e i colori dei vitigni che nascono nella nostra Italia e in particolar modo nella mia Puglia anche se spesso e volentieri utilizzo anche vini piemontesi come il Barolo, di cui amo tutto. Il vino posto su tela tende ad evolvere a suo modo, si ossida come farebbe in Barrique o in bottiglia e ciò grazie a reazioni tra antociani e tannini con conseguenti viraggi di colore. All’occhio osserviamo una maturazione, da color rosso porpora, color viola, rosso rubino verso sfumature tendenti al granato, al mattonato, sfumature decisamente più calde e più affascinanti. Proprio grazie a questo particolarissimo aspetto evolutivo che, normalmente non si verifica in altre forme d’arte, le mie opere sono state paragonate al quadro di Dorian Grey con la differenza che mentre questo invecchiando peggiora, i miei dipinti, invecchiando, assumono maggior fascino.”

Arianna Greco – Il Bacco di Arianna, 2013

…Dopo tanto chiacchierare di vino è ora di stappare una bottiglia. Come sai, la degustazione del vino consiste in un esame olfattivo e in un esame visivo. Ecco come vengono descritti 4 vini italiani:

Tintilia del Molise DOC: colore rosso rubino, intenso, con riflessi violacei. Il profilo olfattivo del vino è vinoso, intenso, piacevole, caratteristico e al palato risulta secco, armonico, morbido. Si abbina bene con un buon piatto di penne al sugo.

Montepulciano d’Abruzzo: Al secondo posto tra i vini DOCG più venduti.
Colore Rosso rubino intenso. Profumo fruttato di mora lievemente aspra, di frutti rossi maturi, tra cui il ribes rosso selvatico, e spezie. Caratteristica principale è l’aroma di liquerizia, (si dice”liqueriziaceo”), e amarascato. A volte il fondo è ammandorlato e dai sentori speziati. Gusto Mediamente tannico, di buon corpo, ottima struttura.

Chianti Classico DOCG: ha colore rubino brillante, tendente al granato e odore profondamente vinoso. Il gusto è asciutto, sapido tendente con il tempo al morbido vellutato.

Il Nero d’Avola si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell’invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, nelle migliori zone presenta note speziate e balsamiche.


They say that drinking red wine every now and then is good for your health. I admit that this year I drank more than usual, obviously without exaggerating.

I had planned to celebrate my father’s birthday with him in September by uncorking a bottle of Tintilia del Molise, our favorite wine, but unfortunately life has decided otherwise and we won’t have the opportunity anymore.

In ancient times, wine, “Divine Nectar”, represented the allegory of well-being, prosperity and abundance. Let’s hope it’s true!

Bacchus, called Dionysus in Greek antiquity, is the god of wine, festivals and perdition. Given his energetic and noisy character, he was called Bacchus, which in Greek means “clamor / baccano”, a name adopted by Roman culture precisely to identify Dionysus. Many artists have made him the protagonist of their works. Let’s see some of them.

Bacchus and Vesuvius – The fresco depicts Bacchus with his body covered with berries and a high isolated mountain, with the slopes covered with rows of vines. It could be Vesuvius before the eruption of 79 AD, and therefore with only one peak, or Mount Nisa where, according to legend, Dionysus would have been raised.
Michelangelo’s Bacchus – He is represented in a youthful robe holding a cup, while he is staggering due to drunkenness. The strong realism of the statue makes the movement of a drunk Bacchus fluid and convincing. A small satyr is behind Bacchus, taking the opportunity to secretly eat grapes in the moment of weakness of the god. Including it within the composition serves to induce the viewer to walk around the statue, appreciating every single detail.

The adolescent Bacchus by Caravaggio: “In painting Bacchus, Caravaggio could have, and some should have, faced the mythological subject according to the good Renaissance tradition. The young man appears far from being a classic idealized figure. The true subject of the painting would be , in short, the simple representation of a joke in disguise. Caravaggio, making fun of the glorious classical and Renaissance tradition, teasing the public, would have portrayed a friend of his a little stunned by the fumes of alcohol, asking him to hold a glass of wine and placing a few days’ fruit in front of him. ” – ArteSvelata.it

The Bacchus of Arianna: some paint using colors, tempera, acrylic, watercolor, pencils and others, like Arianna Greco instead, choose the nectar of the gods to create what has been baptized wine art, capable of giving life to fragrant enochromatic masterpieces.
How was this passion of Arianna born?
“Painting with wine is a very particular technique and not easy to achieve as it requires technical skill and knowledge in the chemical field. They are works of art that have the scents and colors of the vines that are born in our Italy and especially in my region Puglia even if I often and willingly use Piedmontese wines such as Barolo, of which I love everything. The wine placed on canvas tends to evolve in its own way, oxidizes as it would in Barrique or in bottle and this thanks to reactions between anthocyanins and tannins with consequent color changes. To the eye we observe a ripening, from purple red, violet, ruby ​​red towards shades tending to garnet, to brick, decidedly warmer and more fascinating nuances. Thanks to this very particular evolutionary aspect, that normally does not occur in other art forms, my works have been compared to the Dorian Gray painting with the difference that as he gets worse as he ages, my paintings take on more charm.”

…After a lot of chatting about wine, it’s time to uncork a bottle. As you know, wine tasting consists of an olfactory examination and a visual examination. Here is how 4 Italian wines are described:

Tintilia del Molise DOC: an intense ruby red color and violet reflections. The olfactory profile of the wine is vinous, intense, pleasant, characteristic and on the palate it is dry, harmonious, soft. It goes well with a good dish of penne with sauce.

Montepulciano d’Abruzzo: second place among the best-selling DOCG wines. Intense ruby red color. Fruity aroma with slightly sour blackberry, ripe red fruits, including wild red currant, and spices. The main feature is the aroma of licorice (called “liqueriziaceo”), and amarascato. Sometimes the base is almondy and with spicy scents. Taste is medium tannic, full-bodied, excellent structure.

Chianti Classico DOCG: it has a brilliant ruby color tending towards garnet and a deeply vinous aroma. The taste is dry, savory, tending to velvety soft over time.

Nero d’Avola appears to the sight of a pleasant ruby red, more or less intense depending on the type of vineyard, its position and aging, to the taste it offers hints of berries, cherry, plum, in the best areas it presents spicy and balsamic notes.

Qual è il tuo vino preferito? / What’s your favorite wine?


Il giardinetto dei mandala

Un progetto dedicato alla memoria di mio padre e ai suoi bellissimi giardinetti. A project dedicated to the memory of my father and to his beautiful gardens

Il cactus fiorito di mio padre / My father’s cactus in bloom. – foto: Leo Colalillo

English follows –

In queste ultime settimane ho trovato molto conforto nel disegnare visto che la lucidità per esprimermi in parole mi mancava.

Per alcuni dei miei disegni mi sono ispirata ai giardinetti di mio padre che quest’anno, la prima estate senza di lui, sono fioriti da soli in tutto il loro splendore. 
Ho disegnato dei mandala fioriti. Puoi vederne alcuni qui, dove trovi anche due link per stamparne uno colorato e uno da colorare.

Pare che l’Italia si stia rialzando e tra un mese finalmente sarò lì.
Spero che potrò dire che dopo quest’apocalisse le cose cambieranno finalmente per il meglio nel bel paese. Chi vivrà vedrà.

Nel frattempo continuerò a disegnare mandala e a trovare ispirazione nei fiori.

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In the last few weeks I have found a lot of comfort in drawing since I was missing the clarity to express myself in words.
For some of my drawings I was inspired by my father’s gardens ”giardinetti” which this year, the first summer without him, have bloomed alone in all their splendor.
I designed flowery mandalas. You can see some of them here, where you’ll also find two links to print a colored and one to be colored.
It seems that Italy is getting back up and in a month I will finally be there.

I hope I can say that after this apocalypse things will finally change for the better in the beautiful country ”bel paese”. Time will tell.

In the meantime, I will continue to draw mandalas and to find inspiration in flowers.

Con affetto, Mirella


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